Un ultimo saluto al bomber di Italia ’90. Si sono tenuti questa mattina alla Cattedrale di Palermo i funerali di Totò Schillaci, scomparso mercoledì 18 settembre dopo una lunga malattia. Il feretro è stato portato intorno alle ore 11 al quartiere CEP, dove Totò è cresciuto. Un ultimo saluto tra la sua gente sulle note di “Notti Magiche”, a ricordare quel Mondiale in cui l’Italia vinse la finale per il terzo posto contro l’Inghilterra, in cui il siciliano fu decisivo con il gol vittoria. In migliaia i presenti ad accogliere Schillaci tra cori, applausi e lacrime.
Un ultimo abbraccio anche della Curva Mondello che, con uno striscione, titola: “Ciao Totò, figlio di Palermo”, nonostante non abbia mai vestito la maglia rosanero. Tra i numerosi presenti Beppe Bergomi, il presidente del Palermo, Dario Mirri, il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il sindaco Lagalla. “È stato l’eroe di tutti noi” ha detto Bergomi, suo compagno all’Inter e in nazionale. “I giovani di oggi vogliono tutto subito, invece bisogna faticare, Totò era un esempio in questo” ha aggiunto l’ex difensore. Una favola si realizza lavorando in silenzio, con umiltà, come ha fatto lui, ha evidenziato il monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale. Si è chiuso anche l’ultimo saluto della città a Totò Schillaci, calciatore e uomo che resterà per sempre nella memoria degli appassionati e dei siciliani tutti.
Francesco Torrente