Ottobre caldo non solo per le alte temperature perché, secondo la sua tesi, il sindaco Francesco Forgione non ha più la maggioranza in Consiglio comunale e “farebbe bene a dimettersi”.
L’analisi politica del coordinatore forzista arriva all’indomani dell’ultima seduta del Consesso civico quando, scrive Ernandez “il sindaco è stato boicottato dalla sua stessa maggioranza”. “Infatti – racconta – mercoledì scorso in Consiglio si sono presentati solo 4 consiglieri su 8. Si trattava peraltro della seconda convocazione per la discussione dei tre punti iscritti all’odg ed era anche prevista la riduzione del quorum di presenze. Sarebbero bastati cinque consiglieri (compreso il presidente del consiglio anch’esso assente) per rendere valida ed operativa la seduta, ma si sono ritrovati solo in quattro e il vicepresidente del Consiglio Armetta, in sostituzione del presidente Serra, non ha potuto fare altro che rimandare tutti a casa”.
“Evidentemente – continua Ernandez – gli argomenti non piacciono alla gran parte dei consiglieri o forse la maggioranza si è stufata di Forgione. Fatto sta che il Sindaco ha fallito la sua mission (sconosciuta a dire il vero ai più) portando le Egadi alla deriva in un momento di congiuntura economica di per sé già difficile. Non ha più la maggioranza e dovrebbe prenderne atto sia sul piano politico che amministrativo. Non avendo il Consiglio approvato la ratifica della variazione del bilancio di previsione 2023/2025 con scadenza 20/10/2023 si produrrà un danno all’erario dovendo ricorrere ai famosi debiti fuori bilancio”.
Poi l’affondo finale: “Auspichiamo che Forgione si dimetterà non avendo più la maggioranza consiliare e una Giunta approssimativa, avendo, il vicepresidente del Consiglio Armetta chiesto le dimissioni dell’assessore al Bilancio Gentile e per le sopraggiunte dimissioni dell’assessore ai Lavori pubblici e urbanistica Ortisi. Prolungherà ad oltranza il suo fallimentare ‘progetto’?” chiede in conclusione Ernandez.