Ignoti hanno spezzato la catena e il lucchetto del portone di ingresso e che impedisce l’accesso

di Fabio Pace

Nel pomeriggio di oggi ignoti hanno spezzato la catena che tiene chiusa la porta della antica chiesa dell’Epifania, in piazza Generale Scio, più nota ai trapanesi come chiesa di Santa Lucia o dei Cappuccini. L’edificio di culto è annesso al più monumentale complesso del Principe di Napoli ed è di proprietà del Comune di Trapani. Un tempo ancora arredata è stata progressivamente spogliata di quanto vi era contenuto da ripetuti atti di vandalismo e furti. È stato un cittadino, che fa parte della associazione Erythros per il verde pubblico e il decoro urbano, che si è accorto come la catena che chiude l’accesso fosse stata rotta e la Chiesa fosse aperta e “violabile” da chiunque. L’associazione Erythros ha avvertito il comando della Polizia Municipale perché almeno la catena e il lucchetto venissero sostituiti e i pochi arredi ancora presenti, oltre che i marmi, non venissero rubati. Nelle scorse settimane Italia Nostra ha organizzato nella Chiesa un momento musicale, una performance teatrale e una conferenza per accendere i riflettori su questo prezioso bene storico, artistico e culturale, ma pressoché dimenticato. La piccola chiesa dell’Epifania (nella gallery si possono guardare le foto di Marco Livadiotti) è una delle più antiche della città che per lungo tempo rimase fuori le fortificazioni murarie. Ci porta dunque indietro nel tempo, al primo insediamento trapanese, quando la zona ad ovest era un insieme di scogli ed isolotti. Tra l’altro il bellissimo pavimento della sua navata, oggi esposto al museo Pepoli, raffigura l’intera città di Trapani, come se fosse vista dall’alto, fino al Santuario dell’Annunziata.

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