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Detenuti al lavoro per la prima volta nell’Area Marina Protetta “Isole Egadi” grazie a un protocollo d’intesa che sarà siglato il 14 gennaio

Detenuti al lavoro nella più grande riserva marina d’Europa. I reclusi del carcere di Favignana nel 2020 avranno l’opportunità di essere impiegati per la prima volta in diverse attività ricadenti nell’ambito dell’Area Marina Protetta del territorio egadino, anche se è da anni che sono coinvolti in occupazioni temporanee retribuite sull’isola. Il lavoro è, infatti, uno dei principali strumenti, previsti dalla Costituzione e dall’ordinamento penitenziario, per la risocializzazione e il trattamento rieducativo del condannato.

Martedì 14 gennaio, in occasione della tradizionale conferenza di servizio per la programmazione delle attività, che si svolgerà presso la Casa di Reclusione di Favignana, alla presenza del Magistrato di Sorveglianza di Trapani, Dr.ssa Chiara Vicini, del Direttore dell’Ufficio Detenuti e Trattamento del Provveditorato di Palermo, Dr. Settimio Monetini, del Sindaco di Favignana-Isole Egadi e Presidente dell’Area Marina Protetta, Giuseppe Pagoto, del Direttore dell’Area Marina Protetta, Dr. Salvatore Livreri Console e del Direttore della Casa di Reclusione, Dr. Nunziante Rosania, sarà firmato un protocollo d’Intesa fra la casa di Reclusione, l’Area Marina Protetta e l’UEPE di Trapani, rappresentato dalla Dr.ssa Maria Rosaria Asta, che consentirà l’impiego di una decina di detenuti per lo svolgimento di lavori sul territorio egadino nell’ambito delle attività e dei beni che ricadono sotto l’egida della riserva naturale.

Il documento prevede la corretta applicazione della Legge 6.12.91 la quale configura le Aree Naturali Protette quali “luogo di sperimentazione e conduzione di modelli sociali consapevoli ed orientati allo sviluppo economico sostenibile dei territori anche attraverso progetti d’inclusione sociale” e della Legge Penitenziaria che prevede l’inserimento socio lavorativo dei soggetti sottoposti a detenzione.

Il protocollo si sostanzierà in progetti da realizzarsi nel breve periodo e che prevederanno l’intervento dei detenuti in tutti gli ambiti territoriali e operativi dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, compresi gli aspetti formativi.

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