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giovedì, Marzo 28, 2024
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Raccomandata in ritardo. Azienda alcamese perde un appalto

Chiesti i danni a Poste Italiane

Una azienda alcamese che aveva spedito tramite Poste Italiane una raccomandata con garanzia di consegna entro quattro giorni è stata esclusa da una gara d’appalto del Comune di Caltanissetta perché il plico sarebbe giunto in ritardo. L’azienda ha deciso di ricorrere a uno studio legale per chiedere i danni alle Poste. L’azienda alcamese con la “Raccomandata 1”, quella così denominata perché in genere arriva in una giornata, si sentivano in una botte di ferro, e invece la loro offerta, per percorrere i soli 190 km che separano Alcamo da Caltanissetta, di giorni ce ne ha messi cinque: risultato, addio partecipazione a un bando di gara da quasi centomila euro che avrebbero vinto. L’impresa alcamese è assistita dallo Studio3A-Valore specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. L’azienda doveva semplicemente presentare la propria offerta economica per concorrere a un bando indetto dal Comune di Caltanissetta per il servizio di manutenzione, sorveglianza, controllo ambientale, custodia, vigilanza e gestione dell’impianto di sollevamento nella discarica consortile di rifiuti solidi urbani in contrada Stretto relativo all’anno 2019-20, con base d’asta 86.792,64 euro, 95.471,904 euro sommando anche l’Iva al 10 per cento: un servizio ben noto alla ditta, che era il gestore uscente. Le proposte e la documentazione richiesta dovevano pervenire presso la direzione Lavori Pubblici del Comune appaltante entro le ore 10 di lunedì 18 novembre 2019. Il titolare dell’impresa, dunque, il 13 novembre si è recato presso l’ufficio postale in corso VI Aprile, chiedendo di acquistare un prodotto che garantisse la consegna entro i termini. L’addetto gli ha consigliato la “Raccomandata 1”, che costa di più (nella fattispecie 11,50 euro), ma promette la consegna entro un giorno lavorativo (successivo a quello di presa in carico): obiettivo centrato nel 91,5% delle spedizioni relative al primo semestre del 2019, scrivono Poste Italiane nel loro sito. Al massimo, in casi particolari come quello di comuni a recapito a giorni alterni, i giorni lavorativi possono diventare due o tre, ma mai oltre: dunque, non considerando il giorno di accettazione, la raccomandata sarebbe dovuta arrivare a destinazione al massimo il 16 novembre. E invece è successo che il plico, una volta giunto, il 15 novembre, presso il centro operativo postale di Caltanissetta, si è inspiegabilmente bloccato: è stato consegnato il 18 novembre, ma alle 15.58, ossia fuori termine. L’azienda a cui è stato aggiudicata la gara aveva offerto un ribasso del 15 per cento: la società, infatti, aveva proposto un ribasso del 16%, ossia 72.905,81 euro, e pertanto avrebbe vinto.

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