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“Penelope – L’Odissea è fimmina” di e con Luana Rondinelli il 10 marzo in scena al Teatro Impero

Un viaggio verso la scoperta della forza delle donne, che attraverso l’uso danzante della lingua siciliana e con picchi di illuminante ironia, porta alla consapevolezza

Un viaggio onirico, a tratti addirittura felliano, illuminato dall’ironia e profumato di mare. Questo e molto altro è “Penelope – L’Odissea è fimmina”, opera teatrale di Luana Rondinelli che il prossimo 10 marzo alle ore 21 sarà messa in scena al Teatro Impero di Marsala.

Uno spettacolo che vuole indagare la strada tortuosa che una donna deve percorrere per arrivare alla consapevolezza di sé e della sua forza, che, una volta “vista”, diventa dirompente come le onde del mare e induce a smettere di aspettare e ricominciare. 

Non a caso qui il mito non resta immobile nel tempo ma, al contrario, attraverso un testo che fa danzare le lingue, italiana e siciliana, ribalta l’idea archetipica di Penelope. 

La moglie abbandonata di Ulisse in questa nuova versione teatrale dell’Odissea firmata e diretta da Luana Rondinelli è decisamente “fimmina”. Quasi tutta recitata in dialetto siciliano, a metà strada fra dramma intimo decisamente femminista e commedia, tocca picchi di ironia e comicità per scardinare la struttura completamente incentrata sul vagabondo Ulisse dell’epico racconto di Omero e centrare l’attenzione su Penelope, perennemente in attesa. Un’attesa che però questa volta è diversa configurandosi come un percorso lungo e catartico che porterà la protagonista a capire ciò che vuole e che l’amore, davvero, a volte non basta. 

Penelope è farfalla e “la farfalla è fimmina”, come la “fuddria”, mentre “lu scantu… è masculo”. 

Il cast è quasi completamente al femminile, ad eccezione di tre uomini che interpreteranno tre ruoli, con una spiccatissima sensibilità femminile, tra i quali anche il talentuoso attore marsalese Stefano Parrinello.

A calcare il palcoscenico del Teatro Impero saranno: Luana Rondinelli, oltre che interprete anche autrice e regista, Corinna Lo Castro, Laura Giordani, Camilla Bianchini, Mauro Failla, Giovanni Maria Currò e, come già detto, Stefano Parrinello. A prestare la voce ad Ulisse sarà Luca Ward. 

“La mia Penelope si riscopre donna fiera e coraggiosa – spiega Luana Rondinelli – ma il mio testo vuole anche essere una metafora della soggettività del tempo. Vent’anni possono durare un attimo o un’eternità e creano una distanza che non è più soltanto fisica, ma anche emotiva, che spesso porta ad un’inevitabile svolta”. 

A profumare l’aria di mito e sentimento ci penseranno le musiche di Francesca Incudine, preziosa sarà la collaborazione del regista Giovanni Carta con l’aiuto regia a cura di Silvia Bello, mentre made in Marsala sarà anche trucco e parrucco a cura di Antonino Provenzano, coadiuvato da Dora Treno. 

I costumi sono di Giulio Villaggio, con la realizzazione di Milla De Santis, mentre la scenografia è di Michelina Milella. La direttrice di scena è Veronica Raccosta, l’organizzatrice artistica è Monica Manfredi, le foto sono a cura di Giovanna Mangiù. 

Lo spettacolo conta sul patrocinio dell’Amministrazione comunale diretta da Alberto Di Girolamo, che lo ha fortemente voluto, ed è prodotto da Accura Teatro in collaborazione con Palma Vitae. 

Il testo di “Penelope – L’odissea è fimmina”, già andata in scena al teatro antico di Segesta all’interno della rassegna “Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2018”, ha già incassato importanti riconoscimenti ricevendo al Piccolo Teatro Grassi di Milano il premio per la drammaturgia femminile italiana “Anima mundi”. 

Luana Rondinelli, inoltre, ha da poco ricevuto alla Casa del Cinema di Roma il prestigioso Premio Afrodite 2020, giunto alla 17esima edizione e assegnato ad artiste quali Paola Cortellesi, come miglior attrice, e Mara Venier, quale miglior conduttrice televisiva. Per il primo anno, infatti, è stato inserito anche il premio teatrale, che la regista di “Taddrarite”, spettacolo contro la violenza domestica sulle donne, ha meritato con la modestia che la contraddistingue e la passione per il proprio lavoro che da sempre ha caratterizzato la sua carriera. 

Biglietti su Tickteone: platea 10 euro e galleria 5 euro

Nella terza foto allegata Mauro Failla e Giovanni Maria Currò nei panni di Castore e Polluce.

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