Operativa a Paceco dal 18 febbraio scorso, luogo d’incontro e di confronto

Oltre 6 milioni di persone in tutto il mondo, di cui circa 400 mila in Italia, soffrono del morbo di Parkinson. Anche se i sintomi della sofferenza oggi possono essere tenuti sotto controllo per anni, non si intravede ancora alcuna cura, nonostante la malattia sia stata individuata da almeno 202 anni, da James Parkinson nel 1817. La Libera L’Associazione Parkinsoniani è una organizzazione di volontariato, costituita a Trapani il 23.01.2020 per iniziativa di persone con morbo di parkinson e dei loro familiari. L’associazione è senza fini di lucro e ha come scopo quello di riunire i malati del morbo di Parkinson, del Parkinsonismo e delle patologie correlate ai disturbi del movimento, loro parenti e tutti coloro che sono interessati ai loro problemi. L’Associazione, ispirandosi ai principi della solidarietà umana, per migliorare la qualità della vita, contrastare l’emarginazione, l’isolamento e la solitudine sia dei malati che dei loro familiari e quindi per la realizzazione degli obiettivi prefissati, si propone di svolgere le seguenti attività: diffondere informazione sulla malattia e le nuove cure; organizzare momenti di incontro e confronto tra i familiari, gli ammalati e la collettività favorendo le relazioni di sostegno e la socializzazione, le attività ricreative e di svago (concerti, spettacoli, vacanze, gite, pranzi); organizzare eventi pubblici (seminari, convegni, conferenze); integrarsi con la struttura pubblica nel sensibilizzare l’opinione pubblica e i medici di medicina generale sulla visione globale della patologia; impostare relazioni con la Pubblica Amministrazione, le ASL, le Università, le Aziende ospedaliere e comunque con tutti i soggetti sia pubblici che privati in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi statutari; richiedere alle Autorità socio-sanitarie una presa in carico globale, multidimensionale e continuativa, con la predisposizione di un Piano di cura che veda il paziente coinvolto consapevolmente ed attivamente, nei limiti delle sue possibilità, all’interno di una rete unitaria di servizi sanitari, socio-sanitari e sociali, di supporto e affiancamento alla terapia farmacologica; sostenere la ricerca scientifica.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MIMMO D’ANTONI, PRESIDENTE DELLA LIBERA ASSOCIAZIONE PARKINSONIANI