Primi esiti dei controlli sul rispetto delle norme a contrasto della diffusione del coronavirus

di Fabio Pace

Nell’ambito dei controlli per fare rispettare le misure di restrizione di mobilità e di apertura di attività economiche i finanzieri del Gruppo Trapani, nella notte a cavallo tra il giorno 11 e il giorno 12 marzo, hanno individuato tre persone che circolavano nel centro di Trapani senza validi motivi, uno dei quali, tra l’altro, colto in violazione della misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel proprio Comune di domicilio (Paceco). I tre sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica per violazione dell’art. 650 del codice penale. La persona che ha violato l’obbligo di dimora rischia un aggravamento della misura cautelare. Ieri, sempre militari del Gruppo Trapani, hanno segnalato al Prefetto, per l’irrogazione di una sanzione (chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni), due titolari di altrettanti esercizi commerciali: un emporio al dettaglio di generi non alimentari ed un commerciante di piante e fiori. Attività che non rientrano tra quelle autorizzate dal D.P.C.M. dell’11 marzo. Anche i due commercianti sono stati denunciati per violazione dell’art. 650 c.p.. C’è chi poi tenta di eludere i divieti. Oggi a Mazara i finanzieri hanno notato la presenza, all’interno di un bar con la saracinesca semichiusa, di due clienti intenti a consumare una bevanda al bancone. Il titolare del bar è stato denunciato per violazione dell’art. 650 c.p., e segnalato al Prefetto per la sanzione amministrativa della sospensione dell’attività da 5 a 30 giorni. La Guardia di Finanza ha attivato inoltre controlli sulla pubblicità dei prezzi per reprimere eventuali manovre speculative (reato previsto dall’art. 501 bis del codice penale) ovvero frodi nell’esercizio del commercio (art. 515 del codice penale).