Neanche una pandemia ferma i pusher, ma i movimenti degli assuntori, con le strade deserte, sono più facili da rilevare

Ai carabinieri non è sfuggito un sospetto via vai di persone, ad ogni ora del giorno e della notte, nei pressi di un appartamento in condominio. Già i militari hanno l’occhio allenato a distinguere la normalità dai movimenti sospetti, ma in tempo di pandemia, con le strade deserte, il dubbio che in quell’appartamento vi fosse una centrale di spaccio è durato solo il breve tempo di organizzare una irruzione e una perquisizione. In manette sono finiti Salvatore Criscenti, 36 anni, e Vincenzo Gigante, 40 anni, entrambi trapanesi e già noti alle forze di polizia. Nel corso della perquisizione nell’appartamento che era nella disponibilità dei due, i carabinieri della compagnia di Trapani hanno trovato: 30 dosi di crack (un derivato della cocaina in cristalli), per un peso complessivo di quasi 12 grammi; 9 grammi di cocaina pura; una dose di eroina; 453 euro, somma ritenuta provento dello spaccio; due bilancini di precisione; materiale per il confezionamento delle dosi. Tutto è stato posto sotto sequestro. immediatamente sottoposto a sequestro. Criscenti e Gigante sono stati posti inizialmente agli arresti domiciliari; nel corso del giudizio direttissimo il magistrato ha confermato per il Criscenti gli arresti domiciliari, disponendo però anche l’obbligo del braccialetto elettronico, mentre per Gigante ha stabilito l’obbligo di dimora nel Comune di Trapani.