L’Asp aveva già disposto il tampone per tutto il personale sanitario

di Fabio Pace

Un medico dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, in servizio presso l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia e Unità di Terapia Intensiva Coronarica, è risultato essere positivo al tampone per il Sars-CoV-2. Si tratta di una dottoressa che per alcuni giorni era stata lontana dal reparto e che da poco vi era rientrata. La direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, intanto, ha disposto l’esecuzione dei tamponi per la diagnosi del nuovo coronavirus a tutto il personale sanitario. Le due vicende, ufficialmente, non sembrano essere collegate. L’ASP, infatti, in una sua nota spiega che l’indicazione di sottoporre a tampone tutto il personale è una «decisione resa necessaria dal fatto che tutti gli operatori sanitari risultano particolarmente esposti al rischio di contagio dovuto ai molteplici contatti con i pazienti nonostante le precauzioni possibili». «La salute dei dipendenti è prioritaria – ha detto il direttore generale dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani – e abbiamo attivato tutte le soluzioni necessarie per il massimo contenimento dell’infezione nel rispetto delle priorità contenute nell’ordinanza del presidente della Regione siciliana». È da escludere un collegamento tra la positività del medico e la morte per covid-19 del paziente cardiopatico 91enne originario di Alcamo, deceduto presso l’UTIC del Sant’Antonio dopo alcuni giorni di ricovero. La ricerca epidemiologica ha consentito di risalire alla fonte del contagio del paziente, esterna all’ospedale trapanese, che sarebbe da ricondurre al focolaio alcamese. Appare quindi assai probabile che sia stato il paziente a contagiare la dottoressa trapanese.