Alcamo al bivio per lo smaltimento rifiuti

L'amministrazione deve decidere come gestire il periodo ponte prima dell'ingresso dalla nuova ditta aggiudicataria. I sindacati sul piede di guerra: «Subito convocazione o sarà sciopero»

0
316

di Fabio Pace

L’iter relativo alla gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti ad Alcamo è giunto alla fase finale. L’Urega di Trapani, l’ufficio regionale per le gare d’appalto, ha affidato l’appalto per un valore di 37 milioni di euro alla Ciclat trasporti ambiente, unica partecipante, al bando che prevede una durata contrattuale di sette anni. Ma la Ciclat non potrà attivare subito il servizio. Prima ci sono le necessarie verifiche documentali, c’è da mettere in moto la macchina organizzativa e logistica. Il subentro richiede il suo tempo e intanto il 31 maggio, tra quattro giorni, scade il contratto con l’Energetikambiente, che per altro ha operato, tra mille polemiche politiche, in regime di proroga. L’amministrazione, quindi può intraprendere due strade in attesa che la Ciclat sia pronta: continuare con Energetikambiente, con una ennesima proroga, procedura ad alto rischio politico e amministrativo, oppure affidara l’incarico alla Associazione Temporanea di Imprese costituita da Camedil ed Fl Mirto che vinse una gara-ponte, nelle more della gara da 37 milioni di euro, e proprio per non andare all’ennesima proroga di Energetikambiente. La ditta Mirto, però, per problemi interni aziendali, non ha mai fatto partire il servizio. Il Comune di Alcamo che è stato sul punto di revocare il contratto ha congelato il rapporto con l’ATI. In questi giorni è in discussione una presa in carico del servizio da parte di Camedil ed Fl Mirto. L’ATI ha già avviato una interlocuzione con i sindacati per prendere in carico il personale con cui gestire il periodo di transizione. CGIL, CISL e UIL però hanno già rigettato l’ipotesi avanzata dall’ATI che prevederebbe una gestione del servizio al minimo indispensabile e ad orario ridotto per il personale. «Se non abbiamo valutato congrue le proposte dell’azienda è proprio al fine di tutelare i lavoratori e i servizi di raccolta rifiuti nel comune di Alcamo. Se già con i 108 lavoratori della Energetikambiente a tempo pieno risulta difficile mantenere tutte le strade pulite e raggiungere livelli efficienti di differenziata, non osiamo immaginare cosa accadrebbe con una riduzione dell’orario di lavoro» affermano Enzo Milazzo Fp Cgil, Rosanna Grimaudo Fit Cisl e Giorgio Macaddino Uiltrasporti Trapani. Nei giorni scorsi dopo il nulla di fatto al tavolo con l’azienda, i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione. «Le trattative si fanno agli incontri sindacali e non di certo sui social – chiosano i tre segretari commentando il post su Facebook del primo cittadino di Alcamo dei giorni scorsi  -, i lavoratori devono passare al 100 per cento del loro orario di lavoro, solo così si potrà garantire non solo il loro futuro ma anche l’efficienza della raccolta rifiuti». «Se non verremo convocati entro la settimana, lunedì proclameremo lo sciopero» concludono i sindacalisti.