Sequestrati cocaina, hashish, marijuana ed eroina per un valore di 400mila euro. Arrestati due giovanissimi coniugi. Denuncia per un cittadino rumeno

di Fabio Pace

Come alle Vele di Scampia: ingressi protetti da grate, impianti di videosorveglianza, sentinelle, la cassa con il denaro separato dalla droga. Tutti gli elementi per costituire una piazza di spaccio. Accade a Mazara Due, quartiere popolare di Mazara del Vallo, dove il disagio sociale della maggior parte delle famiglie oneste e per bene crea, nonostante tutto, l’humus per la illegalità e la criminalità. La Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato ha concluso con una irruzione l’ennesima indagine antidroga. In manette, nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione di arma clandestina, sono finiti due giovanissimi pregiudicati, marito e moglie: H.M. un cittadino tunisino di 19 anni ed F.G. una mazarese di 18 anni. Denuncia in stato di libertà una terza persona, un cittadino rumeno, M.F.G., di 26 anni accusato di concorso con i due arrestati nello spaccio di droga. Gli agenti, eludendo il complesso sistema di videosorveglianza che era stato installato nell’androne sono riusciti a circondare e ad entrare nella palazzina popolare dove si trovano i due appartamenti occupati abusivamente dai tre giovani. Per vincere le resistenze di uno dei ragazzi, la polizia ha dovuto ricorrere all’assistenza dei Vigili del Fuoco per abbattere una massiccia grata in ferro collocata a protezione della porta d’ingresso di una delle due abitazioni perquisite. Con l’aiuto dei cani poliziotto anti-droga ed anti-esplosivo sono stati rinvenuti un panetto di cocaina pura di 1 kilo e 100 grammi; mezzo chilo di hashish e marijuana, 350 grammi di eroina e tutto quanto l’occorrente per pesare, tagliare e confezionare la droga. Si tratta di uno dei più rilevanti sequestri di cocaina operati a Mazara del Vallo. Gli agenti hanno scoperto e sequestrato anche un fucile da caccia calibro 12 privo di matricola, oltre al relativo munizionamento. Nel vicino appartamento del cittadino romeno, la Polizia ha sequestrato più di 3 mila euro in banconote da diverso taglio, custodite all’interno di una cassaforte, e il sistema di videosorveglianza posto a servizio dei due giovani. La droga venduta sul mercato avrebbe fruttato all’incirca 400.000 euro. Il giovane tunisino è stato portato in carcere; la ragazza mazarese è stata posta agli arresti domiciliari; il rumeno, infine, è stato denunciato, in concorso, nel reato di detenzione di sostanza stupefacente.