di Fabio Pace

Il 20 gennaio 2019 l’ex Ipab «Serraino Vulpitta» chiuse i battenti in maniera traumatica con una comunicazione di appena tre giorni di anticipo al personale e agli ospiti, 32 persone anziane che dovettero trovare collocazione in altre strutture, in prevalenza private, che oggi incassano le rette che il Comune di Trapani pagava per gli anziani incapienti. La chiusura fu decisa da uno dei tanti commissari inviati dalla Regione nel corso degli anni, Marco Fiorella, in linea con le direttive del Governo Regionale. Il «Serraino Vulpitta», al momento della chiusura, era in una situazione economica difficile, con il personale in attesa di 10 mensilità e debiti verso fornitori di beni e servizi nonostante un incasso di circa 400mila euro annui ma con altrettanti debiti che maturavano ogni anno. Oggi i dipendenti, sono rimasti in sei, sono creditori dell’ente di 24 mesi di stiupendi. Non vengono pagati dal giugno 2018, ricorda il loro rappresentante sindacale Nicola Del Serro. Ci sarebbe anche un tavolo permanente presso la prefettura, di cui fanno parte anche Comune e Regione, che però non ha prodotto ancora alcun risultato. I lavoratori chiedono di essere assorbiti dal Comune, non necessariamente a tempo pieno.

ASCOLTA L’INTERVISTA A NICOLA DEL SERRO, RAPPRESENTANTE SINDACALE DEI LAVORATORI DEL SERRAINO VULPITTA