di Fabio Pace

C’è chi si è battuto, inascoltato a dire il vero visto i risultati del referendum del 2018, contro la costituzione del nuovo comune di Misiliscemi. Circostanza che è stata guardata dal Comitato per il NO, come un impoverimento demografico e politico istituzionale del comune capoluogo e, soprattutto come una operazione in controtendenza storica rispetto alla necessità di accentramento dei piccoli comuni attorno ad entità amministrativamente più grandi e per altro favorite dalle norme sulle fusioni tra comuni. Sul fronte del NO c’è ancora ora, come allora, l’avvocato Maurizio Miceli che ribadisce come il parere della prima commissione sia un giudizio di tipo politico ed un passaggio legato ad un parere obbligatorio ma non vincolante della commissione affari istituzionale sulla legittimità della procedura amministrativa . L’ultima parola spetta al plenum dell’Assemblea Regionale Siciliana attraverso una legge costitutiva.

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