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martedì, Aprile 23, 2024
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Ultimati interventi di ripristino del sito archeologico di Mokarta, danneggiato da un incendio

La visita dell’assessore regionale ai beni culturali Alberto Samonà

Il sito archeologico di Mokarta nel comprensorio di Salemi (Helicyae) è stato ripulito e risistemato dopo l’incendio che, nei giorni scorsi, ne aveva compromesso la bellezza rendendo complicato visitarne gli scavi.
Lo rende noto l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – che si è recato a visitare l’area in compagnia della Direttrice del Parco Archeologico di Segesta, Rossella Giglio, per verificare che il sito fosse restituito alla fruibilità dei visitatori.
“Mokarta è un luogo di cultura particolarmente prezioso – dice l’assessore Samonà – che testimonia momenti significativi della preistoria siciliana. Quando ho appreso dell’incendio che aveva interessato il sito, ho subito richiesto una relazione dettagliata e disposto un intervento urgente per il ripristino dei luoghi. Chi distrugge, anche per una generica disattenzione o incuria il nostro patrimoni, deve sapere che danneggia ciò che appartiene a tutti noi, alla nostra storia. Mokarta, villaggio dei Sicani nel cuore dell’entroterra siciliano, si trova in una posizione strategica e molto suggestiva sotto il profilo ambientale. Le quindici capanne circolari dall’ingresso a forcipe, con lo scheletro della giovane Nina e i manufatti rinvenuti che ad oggi sono le testimonianze emerse a seguito della campagna di scavi costituiscono una realtà museale all’aperto e ci raccontano di una società rurale strutturata che si è insediata nella parte occidentale dell’Isola sin dal II millennio a.C.. Luoghi come Mokarta – precisa l’assessore Samonà – raccontano il nostro passato più antico e costituiscono ambiti storico-archeologici che vanno approfonditi, valorizzati e studiati con ancora maggiore attenzione. La Mokarta emersa a seguito delle campagne di scavi effettuate negli anni scorsi costituisce solo una piccola parte dell’immenso patrimonio ancora coperto. Il Governo Musumeci è interessato ad accendere i riflettori su quest’area della Sicilia che ha ancora moltissimo da raccontare. Ci impegneremo per vedere di orientare risorse comunitarie verso nuove campagne di scavi che potrebbero restituirci ulteriori e preziose testimonianze su tutta l’area”.
“La collina dove sorge Mokarta – dice Rossella Giglio – rappresenta un luogo magico senza tempo che, con i dovuti accorgimenti e con adeguati interventi sulle vie di accesso, merita di essere inserita nei percorsi turistico-archeologici della Sicilia. La ricchezza del sito è stata testimoniata dagli oltre cento reperti rinvenuti quasi integri all’interno della capanna 15, rimasti sepolti sotto il crollo della struttura avvenuto a seguito di un evento improvviso e traumatico che coinvolse l’intero insediamento sul finire dell’età del Bronzo. Vasi di uso domestico, scodelle, boccali, coppe su piede, olle e vasi rituali sono preziose testimonianze e un importante tassello per ricostruire la storia di una Sicilia antica. Una storia che ancora ha molto da raccontarci e sulla quale stiamo lavorando per una complessiva rilettura del territorio”.

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