di Fabio Pace

Non dovremmo certamente essere noi giornalisti, che le nuove tecnologie ci hanno fatto divenire maestri del “copia e incolla”, a giudicare il lavoro degli uffici giudiziari, ma ciò che accade va raccontato, piaccia o no. Dunque accade che l’ex assessore al comune di Favignana, già indagato nell’ambito del procedimento scaturito dalle indagini della Guardia di Finanza sul sindaco Giuseppe Pagoto, sulla sua giunta, e su alcuni dirigenti e funzionari comunali, compaia anche tra gli indagati di un altro procedimento. in compagnia ancora di Pagoto e, questa volta, anche del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida. Insomma un altro procedimento penale. Solo che però, questa volta, Sammartano non c’entra completamente nulla e lo spiega con poche ma chiarissime parole l’avvocato Vito Galluffo, legale dell’ex assessore eguseo che stamane ha diffuso il seguente comunicato stampa che pubblichiamo integralmente: «Nella qualità di difensore di Sammartano Giovanni, già assessore al Comune di Favignana, mi è dovuto precisare che il mio assistito non è affatto indagato nel procedimento Penale n.3415/19NDR, contro Tranchida Giacomo più altri. Infatti solo per mero errore dall’estensore dell’avviso delle conclusioni delle indagini, il suo nome è stato inserito negli atti. Tanto mi era dovuto. Distinti saluti f.to Avv. Vito Galluffo». Insomma, il “mero errore” ci sembra tanto un “copia e incolla” mal riuscito. Ne prendiamo atto e riferiamo per dovere di cronaca e non commentiamo, proprio perché sappiamo per esperienza quanto possa essere “traditore” il “copia e incolla”, sia che ciò accada in una redazione, sia che accada in un ufficio giudiziario.