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venerdì, Aprile 19, 2024
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A Castelluzzo il più giovane direttore delle Poste del trapanese

In un piccolo ufficio sulla strada di passaggio per l’affollata San Vito Lo Capo c’è un giovane direttore, anzi il più giovane direttore di un ufficio postale di tutta la provincia. E’ Enrico Orofino, trapanese di 33 anni, con la passione per l’equitazione, i modi gentili e un sorriso da bravo ragazzo. Figlio d’arte, il padre è un postale in pensione, è stato assunto nel 2011 con un contratto part time che è diventato un impegno a tempo pieno a settembre del 2019 quando Enrico si trasferisce nella piccola frazione di Castelluzzo, per dirigerne l’ufficio mono operatore aperto tutti i giorni dal lunedì al sabato.

“Un’esperienza bellissima – racconta – qui sono considerato quasi un’istituzione. La gente è gentile e ha modi cortesi. Gli anziani del posto si sono legati molto a me. Ogni mattina mi portano il caffè, la colazione, a volte anche delle uova fresche… E guai a rifiutare, si offenderebbero. La gente è davvero ospitale e io mi sento a casa. Nelle realtà piccole come quella di Castelluzzo non sei un numero ma una persona di riferimento di cui le persone devono potersi fidare”.

Lavorare in un luogo così incantevole, a due passi dalla baia di Santa Margherita su un territorio che fa parte della riserva naturale di Monte Cofano, è un privilegio, soprattutto per Enrico così giovane e appassionato: “Finito il mio turno alle ore 14.10, indosso un costume e vado al mare. Di sera, al tramonto, mi fermo per fare lunghe cavalcate sulla spiaggia. E proprio per la mia passione per l’equitazione, qui in paese, mi hanno soprannominato lo sceriffo”.

Castelluzzo è una piccolo borgo a due passi dal mare che conta soli 300- 400 abitanti. Ma l’ufficio postale, aperto tutti i giorni, con un Atm Postamat esterno e un consulente che vi si reca ogni settimana, rimane un presidio per gli anziani e un punto di riferimento per i turisti che in estate popolano la vicina San Vito. “Vengono anche clienti dai paesi vicini – continua il direttore – gente che qui possiede una seconda casa e preferisce un contatto più stretto con me rispetto alle realtà dei grandi uffici cittadini”.

Un rapporto, quello tra Enrico e i suoi clienti, che si è intensificato durante il duro periodo della quarantena a causa del Covid. “La gente è stata ordinatissima – precisa –, educata, rispettosa delle regole. Entravano uno ad uno con mascherina e guanti e abbiamo continuato a lavorare nel rispetto di tutte le norme di sicurezza con serenità. Adesso con l’arrivo dei turisti noto un certo disagio tra gli anziani, ma la nostra soglia di attenzione è ancora più alta”.

Nel futuro di Enrico c’è tanta voglia di crescere professionalmente e umanamente. “Amo il mio lavoro – conclude – lo faccio con passione e dedizione. Mi piace il contatto con il pubblico e sono un tipo dinamico. Spero di potere crescere e di dirigere un ufficio più grande, anche se nel cuore porterò sempre questa esperienza qui, vissuta con grande semplicità ed armonia”.

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