Assoluzione, dall’accusa di diffamazione, per il giornalista Nicola Baldarotta, per Il Locale news, testata che dirige, e per il collaboratore di redazione, Luca Sciacchitano, accusati nel 2016 dall’ex direttore di Airgest, dottor Giancarlo Guarrera. Si tratta di una sentenza innovativa, scritta dalla giudice Daniela Galazzi, presidente della sezione civile del Tribunale di Trapani, che ha rigettato la querela di Guarrera, il quale aveva chiesto un milione di euro di danni, e che è stato condannato, invece, anche al pagamento delle spese legali. La vicenda è legata alla rubrica “L’avvocato del diavolo”, curata dall’imprenditore e scrittore Luca Sciacchitano, in cui venne pubblicata la notizia dell’aumento di stipendio del direttore di Airgest, nonostante il deficit della società aeroportuale. Guarrera, allora, querelò testata, direttore e collaboratore per presunto danno di immagine e professionale. Secondo la giudice, invece, é stato “esercitato il proprio diritto di critica che, per sua stessa natura, mira non tanto a informare, quanto piuttosto a fornire giudizi e valutazioni personali. L’attore, per parte sua, pur avendo contestato la rispondenza a verità del fatto criticato dall’articolista, non ha fornito alcun elemento a sostegno dell’asserita falsità”. Nelle motivazioni della sentenza la dottoressa Galazzi evidenzia ancora che “le vicende legate al funzionamento dell’aeroporto di Trapani Birgi sono di grande interesse per tutto il territorio e per i suoi cittadini, da esso dipendendo, oltre che la vita delle imprese collegate alla sede aeroportuale, anche tutte le attività connesse legate al turismo“.
Baldarotta, Sciacchitano e la testata giornalistica si affidarono alla difesa dell’avvocato Valerio Vartolo.
Sulla vicenda è intervenuta prontamente l’Assostampa di Trapani, il sindacato a tutela dei giornalisti, il cui segretario provinciale Vito Orlando dichiara: “Siamo soddisfatti di questa pronuncia che va nella direzione da noi auspicata, perché questi tentativi di imbavagliare e intimidire i giornalisti con richieste danni milionari, sono un danno alla democrazia”.