All’interno della rassegna “Crepuscolo a Selinus, lo spettacolo al Tramonto” venerdì prossimo 4 settembre, alla scoperta di nuovi percorsi e spazi dell’area monumentale di Selinunte condivisi nella suggestività delle ore crepuscolari, approda il progetto culturale “CENTO SICILIE”, un percorso sensoriale site-specific che si incastona all’interno di una progettazione pluridisciplinare per la valorizzazione del sito archeologico. Attraverso differenti linguaggi artistici (attori, danzatori, pittori, suonatori) si offre al pubblico, dall’ideazione e drammaturgia di Lelio Giannetto, una profonda espressione del senso profondo della matrice culturale della sicilianità. Una sorta di metalinguaggio espresso in forma diretta, che attraversa immediatamente i canali della percezione sensoriale, per risalire fino ai processi logici della conoscenza, senza incorrere nessun tipo di ostacolo di natura cognitiva.
Dopo il successo ottenuto lo scorso fine settimana a Santa Croce Camerina, dove è stato restituito al pubblico il sito archeologico “Bagno arabo di Mezzagnone”, il progetto artistico “Cento Sicilie”, sarà nel suggestivo scenario dell’area monumentale di Selinunte. Un percorso sensoriale al tramonto, sviluppato su più dimensioni per una fruizione innovativa dei siti archeologici. Un progetto di Lelio Giannetto, prodotto da Curva Minore, con il sostegno dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e in collaborazione con il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria diretto da Bernardo Agrò.
Per la prima volta presso la Collina orientale, a partire dalle ore 19 di venerdì 4 settembre, si potrà partecipare a questa speciale iniziativa che incrocerà il tramonto con la performance sensoriale. Un’esperienza unica sarà, infatti, proposta ai visitatori che saranno accolti da ogni tipo di linguaggio artistico: saranno attori, danzatori, pittori, musicisti che fungeranno da guide sensoriali per fruire di questi luoghi magici che in sé esprimono una propria unicità.
E
questa unicità non sarà in questa circostanza rappresentata
attraverso il linguaggio e il metodo tradizionale: gli artisti
performer, disposti secondo un’accurata scelta drammaturgica,
porgeranno le proprie espressioni di senso al pubblico itinerante che
sarà libero di scegliere il proprio percorso narrativo.
I
performer sono disposti nell’ambiente a debita distanza e sistemati
all’interno di cerchi del raggio di m 1,5 utili a creare il
distanziamento col pubblico (secondo le norme anticovid), saranno
tutti bendati sollecitando dal punto di vista sensoriale una
relazione artista/pubblico mai vista prima.
Gli artisti saranno
disposti in modo diffuso presso tutta l’area archeologica della
collina orientale di quello che è uno dei più grandi e straordinari
siti archeologici del Mediterraneo, espressione della civiltà
classica (VII-IV sec. a.C.) e dell’autentico stile dorico, le cui
caratteristiche principali erano la semplicità delle linee, la
proporzione di ogni singola parte con ogni altra e con il tutto,
l’essenzialità delle forme. Da quella collina sarà possibile in
una straordinaria vista che, attraversando l’acropoli, arriva fino
al mare d’Africa.
“A
quell’ora – spiega il direttore artistico Lelio Giannetto – il
declinare del sole dona effusioni cromatiche così dense e cangianti
che, integrate dalle espressioni artistiche degli artisti, permetterà
di abbandonare ogni dimensione materiale per condividere un momento
di congiunzione estatica tra uomo e natura. Ogni fruitore sarà,
quindi, parte attiva della performance, libero di scegliere il
proprio originale percorso incontrando queste fonti sonore che
racconteranno micro storie di senso compiuto”. Parole recitate,
tratte da testi originali ispirati da autori siciliani come Luigi
Pirandello, Salvatore Quasimodo, Elio Vittorini, Vincenzo Consolo,
Leonardo Sciascia, Tomasi di Lampedusa, Gesualdo Bufalino – cui la
performance è ispirata – ma anche i contemporanei come Andrea
Camilleri, Germana Fabiano, Silvia Scibilia. Ma anche musica, danza
secondo l’idea di Giannetto che, contrabbassista e compositore di
Palermo e direttore artistico di Curva Minore (l’associazione
siciliana per la divulgazione dei percorsi innovativi della musica
fondata nel 1997), da oltre un decennio si occupa di promuovere un
modo diverso di incontrare il pubblico sulla sfera della condivisione
percettivo-sensoriale, promuovendo modalità di partecipazione attiva
al fatto artistico coniugando arte e cultura ma porgendo in modo
semplice e rivolto a tutti, contenuti di grande interesse e
profondità di spirito. Coniugare arte, cultura attraverso la
partecipazione collettiva nel modo più semplice possibile che agisce
sulla sfera emozionale prima che intellettuale. Questo ha consentito
di raggiungere un grande successo che si continua ad estendere in
diversi contesti del panorama siciliano, ma anche nazionale e
internazionale.
“Condividere spazi e percorsi inediti
costituisce la prima base della nuova mission attraverso l’incontro
delle esperienze delle arti e la ricerca della bellezza che qui
raggiunge livelli altissimi”, afferma l’arch. Bernardo Agrò,
direttore del parco archeologico, il quale ha pienamente accolto
l’iniziativa nell’ambito dei suoi appuntamenti ormai divenuti un
conio immaginifico “Crepuscolo a Selinus, lo spettacolo al
Tramonto”.
Così l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà ha salutato il progetto “Cento Sicilie”: “Il contesto attuale pone nuove riflessioni sull’identità come processo di stratificazione ed evidenzia alcuni caratteri fondamentali della cultura siciliana capace di creare una continua sintesi tra elementi in forte contrasto. In ciò, forse, consiste il vero fuoco dell’identità siciliana”.