Il Tribunale del Riesame di Palermo ha definitivamente revocato la custodia cautelare in carcere nei confronti di Paolo Ruggirello, indagato nell’ambito del procedimento in cui furono coinvolti, tra gli altri, il boss castellammarese, trasferitosi da anni a Dattilo, Mariano Asaro, e il presunto capomafia di Paceco, Carmelo Salerno. Secondo l’accusa della DDA di Palermo Ruggirello avrebbe dovuto assumere il compito di facilitare la concessioni delle autorizzazioni sanitarie per un ambulatorio odontoiatrico che Asaro avrebbe voluto aprire a Paceco. Già in prima istanza il GIP aveva riconosciuto non necessaria la custodia cautelare per l’ex deputato, per altro già ai domiciliari nell’ambito di altro procedimento, quello scaturito dall’operazione Scrigno, ma la DDA aveva proposto ricorso avverso la decisione. Ora l’ennesimo pronunciamento del Tribunale del riesame innanzi al quale il legale di Ruggirello, Vito Galluffo, ha sostenuto l’insussistenza del reato contestato al suo assistito e delle motivazioni per le quali fu chiesta dai PM la custodia cautelare. Osservazioni che il Giudice del Riesame ha accolto, rigettando il ricorso della DDA.