L’avvocato Gino Bosco, attento e acuto osservatore della realtà quotidiana, ha rilevato nel capoluogo, ma la situazione non è diversa negli altri comuni della provincia di Trapani, la violazione generalizzata delle norme di contenimento dei contagi Covid-19, dagli obblighi di distanziamento sociale soprattutto nei locali pubblici, all’uso di mascherina nei locali commerciali e supermercati, per finire con la pulizia delle mani (quasi nessuno usa il gel, sebbene messo a disposizione quasi ovunque). L’esposto è stato inviato a: Prefetto, Questore, Procuratore della Repubblica, Sindaco di Trapani, Comandante provinciale dei Carabinieri, Comandante della Polizia Municipale. Di seguito potete leggere l’esposto integrale dell’avvocato Bosco….

Io sottoscritto Avv. Biagio Bosco, nato a Trapani il 10.12.1959, con studio legale in Trapani nella Piazza Sant’Agostino n. 12, mi vedo costretto, mio malgrado, a rivolgermi alle Autorità in indirizzo per segnalare la gravità di fatti riscontrati e chiedere quanto segue. La questione che intendo sottoporre all’attenzione delle SS.LL. riguarda il generalizzato e diffuso mancato rispetto riscontrato nel territorio trapanese delle norme di distanziamento sociale e dell’obbligo di indossare la mascherina di protezione. Purtroppo l’inosservanza (o la cattiva osservanza) di tali semplici regole di prudenza imposte per arginare la diffusione del contagio Covid-19 risulta assai generalizzata ed estesa, sia per le strade che nei diversi esercizi commerciali. Mi corre l’obbligo di riferire e denunciare qui ciò che personalmente mi consta, sia per verifica empirica personale che di miei stretti congiunti, ossia che in diversi bar ed esercizi commerciali alimentari, soprattutto supermercati, i titolari non osservano l’obbligo di indossare la mascherina e non si preoccupano di far rispettare le richiamate norme ai clienti che, non rispettosi delle dette norme di prudenza, risultano indifferenti alla questione del contagio, inducendo poi taluno (me compreso) ad avviare discussioni e lamentele per sollecitare il rispetto delle norme nel comune interesse. Ho personalmente avuto l’impressione, più di una volta (tratta dalle banali giustificazioni fornite dai responsabili da me richiamati), che diversi titolari di esercizi commerciali si astengono dal richiamare ed ammonire i clienti pigli obblighi di distanziamento e mascherina per timore di perderli. Discorso non diverso si riscontra per strada ed in prossimità di esercizi commerciali di ristorazione che risultano (specie la sera) troppo frequentati da avventori assai incauti che non si preoccupano di determinare inopinati e pericolosi assembramenti, fonte di possibili gravi contagi di epidemia. Devo riferire inoltre che purtroppo non rilevo controlli in tali direzione da parte delle forze dell’ordine e non mi sembra allo stato alta l’attenzione di chi ha compiti di Governo (diversamente dalla scorsa primavera) al riguardo poiché la situazione dei contagi mi pare avviata in provincia di Trapani ad una preoccupante gravità, basti pensare infatti che durante la scorsa primavera, in pieno periodo di lockdown, non si registravano contagi in territorio trapanese ed eravamo tutti obbligati a stare in casa mentre oggi i contagi sono in esponenziale crescita e siamo tutti ampiamente liberi di andare in giro, facilitando oggettivamente l’estendersi dei contagi in mancanza delle richiamate norme di prudenza necessaria (distanziamento, mascherina e pulizia delle mani). Ho avuto occasione di interloquire telefonicamente con le Forze dell’Ordine (Carabinieri e Polizia) per sollecitare interventi di controllo e la voce che purtroppo si raccoglie in risposta è quella della manifesta scarsezza di mezzi ed uomini per poter eseguire prontamente i controlli segnalati ed anche dal Comando dei Vigili Urbani di Trapani mi segnalano che il personale in servizio è ridotto all’osso e che hanno gravi difficoltà a poter svolgere nel territorio l’attività di controllo. Allora cosa resta da fare ad un cittadino preoccupato per la possibile sottovalutazione del fenomeno pandemico incombente e per salute propria, della propria famiglia e dei concittadini (par ovvio che la presente non è dettata da un interesse personale ma collettivo, poiché il diffondersi del contagio aumenta i rischi di malattia per ciascuno di noi), se non rivolgersi alle Autorità in indirizzo per sollecitare, secondo le rispettive competenze, interventi mirati di comunicazione e ferme raccomandazioni di prudenza alla cittadinanza e di puntuale e diffuso controllo sul territorio ? Onde evitare quindi di svolgere attività di intelligente (che non mi compete), andando in giro durante la giornata facendo dossier a futura memoria con fotografie di assembramenti e violazioni ulteriori dette da parte della cittadinanza, chiedo formalmente che da parte degli Organi della P.A. dotati dei poteri di governo (anche speciali) e controllo, vengano attivati e, laddove già attivati, incrementati i servizi di controllo sul territorio. Ritenendo di far con la presente cosa gradita e con l’augurio di non procedere oltre nell’attività di segnalazione e denunzia porgo ossequiosi saluti.

Avv. Biagio Bosco