«Non mi sento un eroe, è un riconoscimento a tutti i farmacisti italiani in prima linea nell’emergenza Covid-19. Un’esperienza drammatica che ha spinto tutti noi a pensare al futuro». Lo ha detto Gianni Petrosillo, presidente di Federfarma di Bergamo, coordinatore dell’apertura di tutte le farmacie di quella che è stata «zona rossa» e del reperimento dei farmaci necessari alla popolazione; finito anche lui contagiato dal Covid-19 ha continuato a farlo dal reparto di terapia intensiva in cui è stato ricoverato. Per questa ragione, a Villa Malfitano, a Palermo, Petrosillo ha ricevuto il “Premio Coraggio Emanuela Loi” dal presidente e dal segretario nazionale di Federfarma Marco Cossolo e Roberto Tobia. «Penso a quello che rappresento, cioè le farmacie, le piccole farmacie e le farmacie rurali – aggiunge Petrosillo – che sicuramente sono state esempio di dovere civile e professionale nei confronti dei cittadini. Abbiamo affrontato un periodo buio, abbiamo affrontato problemi mai visti, abbiamo dovuto improvvisare soluzioni creando una rete con l’azienda sanitaria locale, le forze dell’ordine, la protezione civile, i sindaci». «Una esperienza importante che ci ha insegnato qualcosa – ha concluso Petrosillo – la farmacia è stata vista come importante presidio sanitario nel territorio».