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giovedì, Aprile 25, 2024
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In cammino per la Trasversale sicula

Tra storia e cultura, pellegrino attraversano l’isola seguendo un antico tracciato

Il Covid non frena gli appassionati della Trasversale sicula. Nella giornata di ieri, domenica 4 ottobre, un ristretto numero di pellegrini ha rimesso lo zaino in spalla per ripercorrere l’antica e storica via che congiunge la costa occidentale e orientale dell’isola. Non un cammino ufficiale, così come avvenuto il 4 ottobre di ogni anno ma una un’avventura libera e lenta, tra notti in tenda e sentieri in cui perdersi e ritrovarsi con il proprio ritmo biologico e spirituale. La voglia di rimettersi in viaggio in una delle isole europee più affascinanti per bellezza naturale, varietà e libertà d’accesso dei suoi paesaggi montuosi e marini ha prevalso su tutto. I pellegrini partiti da Mozia seguiranno l’insieme di rotte trasversali in direzione di Kamarina ma con la libertà di imboccare sentieri, tracce o paesaggi naturali diversi. Un’esperienza a tratti differente da quella degli ultimi anni, dove i pellegrini hanno imboccato il cammino tracciato dagli studi degli archeologi Biagio Pace e Giovanni Uggeri, e in questi anni ripercorso, collaudato, mappato e georeferenziato (grazie alla collaborazione con il LabGIS)e che tocca 8 province, 55 comuni, 6 parchi archeologici, 47 siti di interesse storico-archeologico-monumentale e 7 riserve naturali. Le associazioni, le Pro Loco, le istituzioni e partner del progetto, gli enti di ricerca, i Gal, i club Unesco, i Cai e i gruppi ambientali e archeologici si stanno rendendo disponibili, anche in questa occasione e seguendo le misure anti Covid, ad assistere il passaggio dei pellegrini e favorire una migliore fruizione dell’itinerario promuovendo progetti di valorizzazione, tutela, recupero e manutenzione del percorso e incentivare grazie al progetto dell’Antica Trasversale sicula un turismo sociale, culturale e consapevole, rispettoso dei luoghi e dell’ambiente che permetta di valorizzare le identità dei borghi, delle città e dei siti di rilievo archeologico delle aree interne.

LA STORIA ED IL TRACCIATO L’evento s’inserisce in un progetto ben più ampio di recupero e di valorizzazione socio-economica di un antico tracciato individuato seguendo gli studi degli archeologi Biagio Pace (tra i fondatori, nello scorso secolo della scuola di Topografia Antica italiana e ordinario de «La Sapienza» Università di Roma) e Giovanni Uggeri (professore emerito della stessa Università) che hanno individuato un reticolo di Trasversali Sicule almeno del periodo greco che collegavano Camarina alle principali città greche, indigene e puniche della Sicilia orientale e occidentale. Il percorso è stato studiato e ritracciato tra il 2016 ed il 2017 da un gruppo di archeologi appassionati camminatori che lo ha ripercorso, mappato e geo-referenziato grazie alla collaborazione con il LabGIS dell’Osservatorio Turistico Regionale Siciliano, individuando i principali punti d’interesse turistico. Questo cammino è forse uno dei pochi al mondo che colleghi così tanti siti d’inestimabile valore: Camarina, Pantalica, Akrai, Palikè, Morgantina, il lago di Pergusa e la Rocca di Cerere, Entella, Hippana, Mokarta, Segesta e Mozia. Ma non solo: la Trasversale ha rivelato ai pionieri che l’hanno ripercorsa tutte le complessità dei suoi paesaggi e le molteplicità dei suoi dialetti, lingue e tradizioni culturali e produttive, quest’ultime magnificamente espresse nella varietà e qualità dei prodotti e della cucina locale.

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