Essendo trascorsi più di tre anni senza l’avvio di alcun cantiere, la Regione ha revocato la concessione per la realizzazione del porto di Marsala alla Myr, decidendo di procedere con una progettazione regionale.
“L’intervento per la messa in sicurezza del porto si rende necessario ed imprescindibile per le esigenze degli operatori economici, della marineria e del comparto turistico. Sarà ancora incessante il mio impegno per concertare la progettazione esecutiva unitamente all’Assessore per le Infrastrutture, On. Marco Falcone, e i dirigenti degli Uffici Tecnici della Regione. Già questo mercoledì, unitamente al sindaco Grillo, che ha posto come punto prioritario del programma la realizzazione del porto, ho concordato l’ennesimo incontro con i vertici regionali per rendere operative le dichiarazioni di intenti. La spesa complessiva prevista sarà di 25-30 milioni di euro per i lavori strutturali, ai quali saranno da aggiungere altri 10 milioni per la sistemazione del porto commerciale che potrà essere realizzato avvalendosi di fondi previsti con il concorso degli operatori portuali”. Lo afferma il deputato di Forza Italia all’Ars, on. Stefano Pellegrino.
“Il futuro di Marsala, quinta città della Sicilia – conclude il Parlamentare – dipende unicamente dalla possibilità di rinnovare il suo millenario rapporto economico e sociale con il mare. A tal fine si è convenuto di procedere con stralci funzionali. Finalmente, grazie all’interesse mostrato anche dal governo Musumeci, sarà possibile restituire, dopo mezzo secolo, centralità al porto di Marsala nel contesto economico non solo della provincia, ma dell’ intera regione siciliana”.
Pronto l’intervento dell’On. Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana, che in merito specifica:
“A Marsala qualcuno, dalle parti di Forza Italia, si atteggia ad attore protagonista quando invece, sulla realizzazione del Porto, è sempre stato a stento comprimario. È politicamente grave lo sgarbo istituzionale che in data odierna è stato consumato convocando presso l’assessorato regionale alle Infrastrutture una riunione che io stessa avevo già chiesto all’assessore Marco Falcone, chiedendo di coinvolgere, ovviamente, tutti gli attori istituzionali. Ne sono venuta a conoscenza tramite il sindaco di Marsala Massimo Grillo, in evidente imbarazzo per la mia assenza in quanto non coinvolta. Proprio sul Porto di Marsala e su altre opere strategiche, nei giorni scorsi, in rappresentanza del territorio e dell’Udc, ho consegnato nelle mani del Presidente della regione Nello Musumeci, alla presenza dell’assessore Marco Falcone, un memorandum sugli interventi da realizzare con le risorse del recovery fund. Appare pertanto a dir poco stucchevole, vergognoso e puerile questo tentativo di agire in modo solitario che di fatto penalizza l’efficacia dell’azione politica, prova ne è che da oltre dieci anni si parla a vuoto del porto di Marsala. Personalmente ho sempre creduto nel lavoro di squadra ed ho sempre cercato la collaborazione di chi come me riveste ruoli istituzionali nel territorio e per questo ritengo questo comportamento semplicemente volgare. Del resto gli stessi protagonisti di questa vicenda dovrebbero riflettere, ed a lungo, sugli scarsi risultati fatti ottenere al loro partito nelle ultime amministrative di Marsala, dove noi dell’Udc abbiamo doppiato le liste che in maniera divisa e frastagliata erano riconducibili al partito di Gianfranco Miccichè. Prendo atto che l’assessore regionale Marco Falcone, da sempre attento a coinvolgere tutti i rappresentanti politici ed istituzionali, sulla riunione odierna ha fatto marcia indietro per non commettere una imperdonabile gaffe, comprendendo come sia importante la condivisione di un progetto e la compartecipazione di tutte le realtà politico-istituzionali. Sulle grandi sfide del territorio di Marsala e dell’intera provincia Trapanese l’Udc non solo è particolarmente attenta, ma agisce con fermezza, eleganza ed educazione istituzionale ed è per questo che ottiene il consenso elettorale e il riconoscimento politico dai cittadini delle diverse comunità locali”.