Cinque casi accertati di positività al virus SARS-CoV-2, in pochi giorni, registrati tra i lavoratori dipendenti di Poste Italiane. Lo ha denunciato il sindacato CISL SLP attraverso il segretario provinciale di categoria, Giuseppe Ferrante, che non solo ha confermato quanto scritto qualche giorno fa in una nota ai vertici aziendali, ma ha anche aggiunto oggi che i casi sono aumentati, anche in questo caso in pochi giorni, a 13 accertati e due in fase di accertamento con tampone molecolare di cui si attende l’esito. L’attenzione del sindacato è stata posta, in particolare, sul CPO – Centro Direzionale di Trapani di via Platamone, dove si opera per lo smistamento di corrispondenza e pacchi, e dove, tra i contagiati vi sarebbero anche dei portalettere, oltre a operatori della sezione Entrate, con locali privi di finestre e impianto di riciclaggio dell’aria. La CISL SLP ritiene che, viste le circostanze, gli uffici andrebbero chiusi, e al di là della sanificazione, i lavoratori dovrebbero essere sottoposti a tampone e i positivi posti in quarantena. Il sindacato, inoltre, lamenta la mancata entrata in funzione del termoscanner. L’attenzione è posta in particolare sul CPO poiché in altri uffici le procedure appaiono più rigorose. A Salemi sabato un dipendente delle poste è risultato positivo al tampone rapido e già stamani sono partite le procedure di sanificazione nell’ufficio in cui opera e relativa chiusura. Anche la CPO l’Azienda ha provveduto a sanificare l’ufficio e tutti i mezzi per 2 volte ma secondo il sindacato ciò potrebbe non bastare e, inoltre avanza dubbi sulla corretta applicazione della procedura per determinare i contatti diretti con i casi riscontrati.
Pertanto – scrive la CISL – «sembrerebbe che l’azienda si preoccupi solamente di raggiungere i propri obiettivi trascurando e mettendo in secondo piano la salute dei lavoratori». La CISL chiede che i vertici aziendali, anche a livello regionale, intervengano sui diversi uffici della provincia di Trapani per verificare che tutti i lavoratori coinvolti in eventuali contagi vengano sottoposti a controlli e auspica, in assenza di azioni dirette da parte di Poste Italiane, un intervento del servizio epidemiologico dell’ASP.

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