Manca solo il parere necessario per autorizzare alcuni Comuni del Palermitano a conferire i propri rifiuti nell’impianto di trattamento di Trapani, risolvendo così la crisi dovuta alla chiusura del sito di Alcamo. Un atto formale, ma decisione politica e tecnica è stata presa e la comunicazione ufficiosa è già stata diramata dopo il vertice, con tutti i dipartimenti regionali interessati, a Palazzo Orleans, presenti il presidente della Regione Nello Musumeci, gli assessori all’Energia Alberto Pierobon e all’Ambiente Toto Cordaro, oltre ai dirigenti generali dei due dipartimenti Calogero Foti e Giuseppe Battaglia, al direttore dell’Arpa Sicilia Francesco Vazzana e al presidente del Comitato tecnico-scientifico Via-Vas, Aurelio Angelini. Intanto la RAP, l’azienda di raccolta rifiuti di palermo, sta cercando di ottenere nel più breve tempo possibile l’autorizzazione all’abbancamento nella sesta vasca della discarica di Bellolampo. Tempi previsti, metà gennaio. Il vertice alla Regione è stato anche l’occasione per fare il punto sulla situazione degli impianti di trattamento rifiuti dell’isola. Secondo l’assessore Pierobon la Regione non è in ritardo ma per accelerare ancora di più i tempi è stato creato un Coordinamento interistituzionale, tra assessorati, Arpa e Cts, che si riunirà ogni 15 giorni per valutare i progetti, individuare soluzioni, rendere efficiente il ciclo dei rifiuti. Sono 38 comuni dell’hinterland palermitano che conferivano ad Alcamo, discarica chiusa per una mancanza di autorizzazione accertata degli uffici regionali in fase di analisi di progetto di ampliamento, e che dovranno dirottare i loro camion di spazzatura verso gli impianti di Trapani. Ancora non è chiaro se saranno tutti e 38 i comuni o una parte di essi. Tutti insieme producono 400 tonnellate di spazzatura al giorno. Una quantità che rischia di congestionare gli impianti della Trapani Servizi. Come anticipato ieri si corre il serio rischio che anche il territorio della provincia di Trapani entri in crisi rifiuti.