di Martina Bannino

In Sicilia, nonostante i vari lockdown e le altre restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria da covid-19, il 2020 si è rivelato un anno positivo per il mercato delle opere pubbliche. La curva di caduta degli appalti si è, infatti, finalmente interrotta dopo una crisi che durava senza sosta dal 2007. Lo annuncia l’Osservatorio delle Costruzioni di ANCE Sicilia che rende noti i dati riferiti al periodo Gennaio-Agosto. Gli interventi posti in gara sono stati 1.093, per un valore complessivo di 1 miliardo e 95 milioni di euro, con una crescita rispettivamente del +26,36% per numero di appalti, e del +16,49% per somme bandite a gara rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche il numero di imprese che operano nel settore specifico degli appalti pubblici in Sicilia è salito, segno di una ritrovata fiducia da parte degli imprenditori, precisamente da 1.750 a 1.827 nei primi nove mesi di quest’anno. Secondo le prime rilevazioni, che saranno perfezionate nel prossimo Osservatorio, il trend positivo delle gare d’appalto sarebbe confermato anche per l’ultimo periodo del 2020. La tendenza sembra dunque essersi invertita nel senso della crescita e gli imprenditori sperano, nel 2021, che migliori il ritmo di sviluppo del mercato delle infrastrutture, per favorire la necessaria ripresa dell’economia e dell’occupazione isolana e per recuperare, quantomeno in parte, le perdite provocate dall’emergenza Covid.