18.5 C
Trapani
venerdì, Marzo 29, 2024
HomeAttualitàOperazione Ruina. Disposta la scarcerazione di Salvatore Barone

Operazione Ruina. Disposta la scarcerazione di Salvatore Barone

Per il GIP non sussistono i gravi indizi di colpevolezza che giustifichino la custodia cautelare in carcere.

Salvatore Barone, presidente della cantina Kaggera ed ex direttore generale di ATM SpA Trapani, accusato di aver favorito la famiglia mafiosa di Calatafimi Segesta e arrestato il 15 dicembre scorso nell’ambito della operazione Ruina, oggi potrà lasciare il carcere Pietro Cerulli di Trapani. Il Gip del Tribunale di Palermo, che ha accolto i rilievi del difensore di Barone, ne ha disposto l’immediata scarcerazione stabilendo che non sussistono gravi indizi di colpevolezza che giustifichino la custodia cautelare in carcere. Barone, secondo gli investigatori della Polizia, nella qualità di presidente della cantina sociale Kaggera, su indicazione di Nicolò Pidone, capo della famiglia mafiosa di Calatafimi, e attraverso Gaetano Placenza, suo fiduciario nella cantina, «avrebbe favorito – scrivono gli investigatori – assunzioni di personale finalizzate a dare sostentamento alle famiglie dei detenuti mafiosi e avrebbe dato somme di denaro, a favore di esponenti di Cosa Nostra, aggirando le norme statutarie interne». Tra le assunzioni più importanti, tese a favorire la compagine mafiosa, figurano quelle di Veronica Musso, figlia del boss Calogero Musso, ergastolano, già capo della famiglia di Cosa Nostra di Vita.

- Advertisment -

Altre notizie