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giovedì, Aprile 25, 2024
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La Comunicazione è…un Mosaico(on)

Piccolo viaggio negli incarichi della comunicazione sul territorio.


Come è noto, Trapani è candidata a Capitale della Cultura 2022. Giustamente l’Amministrazione Comunale ha proceduto ad affidare incarichi per produrre della comunicazione a supporto della candidatura. Uno di questi è stato affidato – direttamente, seppur ricorrendo al Mepa – ad una società di Palermo con un impegno di spesa di 24 mila e 700 euro. Si tratta della Just Maria che ha due proprietari ex dipendenti Mosaicoon, una importante società di comunicazione nata in pompa magna nel 2010 e fallita in neanche un decennio, nonostante gli oltre 12 milioni di euro di finanziamenti ricevuti in venture capital. Si tratta di Carlo Loforti e Alessandro Albanese – entrambi Creative Director nella presentazione dei lavori – che nel febbraio 2018 danno vita ad una “semplificata” con appena 900 euro di capitale sociale e zero/due dipendenti; probabilmente gli stessi soci lavoratori. Ai due – il 10 dicembre scorso – viene magicamente l’idea di proporre al Comune di Trapani “una strategia” di comunicazione che prevede “tre video policromie (Noi siamo il Vento) e 4 podcast” che dovranno promuovere la candidatura. L’Assessore alla Cultura Rosalia D’Alì – alla quale va riconosciuto il merito, onestamente, di starsi impegnando senza risparmio di energie per la candidatura…- da indirizzo, l’indomani, “a porre in essere le procedure amministrative per l’acquisizione di servizi multimediali e di promozione del territorio” da loro proposti; “azienda ritenuta altamente qualificata anche in considerazione del corposo curriculum” (sic…in appena 2 anni di vita, praticamente senza personale e con fatturati modesti). Ad ogni modo, “nonostante la prestazione d’opera è direttamente affidabile in deroga al di fuori del mercato elettronico” si ritiene di ricorrere ugualmente al Mepa. Alla velocità della luce, dunque, le offerte vanno presentate dalle 11.45 del 14/12 alle 18 di due giorni dopo. L’indicazione economica data dalla D’Alì è di 25 mila euro. La “JustMaria” – che vede, come amministratori (altra curiosità fra le tante riscontrate in questo nostro piccolo “viaggio”…), due 70enni, probabilmente -a giudicare dai cognomi e dai luoghi di nascita nelle visure il padre e la madre dei Creative Director -, ovviamente, “allo spirare del termine ultimo” presenta l’offerta (che non era altro che la stessa di quella proposta 6 giorni prima…) con un ribasso di 300 euro. Pronti via, l’indomani, il 17 dicembre, l’incarico e nei giorni scorsi hanno girato a Trapani le riprese per gli spot. I due fondatori, fra l’altro, sono legati da un trascorso lavorativo e d’amicizia con una figura che è stata assai vicina alla D’Alì nel Distretto Turistico: Marco Perniciaro. Anch’esso ex Mosaicoon, il Destination Manager ha beneficiato pure lui di un affidamento diretto – dopo una breve “indagine esplorativa del mercato preliminare” – per 18 mila euro in nove mesi per “servizio di progettazione esecutiva a coordinamento dello start up di un piano di content marketing e advertising per la promozione del territorio della Sicilia Occidentale.” Scaduto il 30 aprile scorso, prorogato fino al 31 luglio, Perniciaro è comunque restato “vicino” anche in questi mesi nelle riunioni ufficiali, seppur senza alcun titolo e gratuitamente, “per amicizia e per remare tutti nella stessa direzione” come candidamente ammesso dalla stessa Presidente. Una promozione che arriverà anche tramite lo spot “Non sono i Caraibi” che tanto ha fatto discutere. Un’altra storia, assieme ad altre, di cui vi racconteremo domani.

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