274 ragazzi di tutta la Provincia di Trapani che frequentano gli istituti superiori e portatori di diverse forme di disabilità, sono stati lasciati senza assistenza alla comunicazione. In un periodo, per altro, in cui le difficoltà per le famiglie sono aggravate dalla necessità di osservare la didattica a distanza. Il motivo per cui il servizio di assistenza è sospeso è relativo ad un contenzioso di natura sindacale tra la cooperativa che per conto del Libero Consorzio dei Comuni gestisce il servizio e gli assistenti alla comunicazione, da mesi senza stipendio. A sua volta la cooperativa che si è aggiudicata la gara bandita del Libero Consorzio, la Azione Sociale con sede legale a Caccamo e struttura operativa anche a Trapani, imputa al Libero Consorzio dei Comuni la mancata erogazione delle somme con le quali viene pagata. Insomma un braccio di ferro tra lavoratori e impresa in cui l’elemento debole è nel mezzo: i ragazzi disabili e le loro famiglie. Una situazione non nuova. Era già accaduto ad aprile scorso. La conseguenza di questi continui braccio di ferro con relativa sospensione del servizio, alla fine dei conti è un prezzo che pagano i disabili. Domani in prefettura è previsto un tavolo di concertazione, al quale dovrebbero essere presenti la cooperativa, i sindacati, il Libero Consorzio. Sembra che non siano stati invitati né il Garante dei disabili del comune di Trapani, né rappresentanze dei genitori. Questi ultimi, stanchi delle continue interruzioni del servizio, pubblico ed essenziali, sembra siano intenzionati a inoltrare un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Trapani. Ipotesi allo studio perché non abbiano a ripetersi in futuro situazioni di questo genere.