La Regione Siciliana potrà ripianare il disavanzo regionale il dieci anni anziché in tre. Frutto di una intesa con il governo nazionale per consentire di mettere finalmente ordine nei conti della Regione, dopo decenni di “allegra gestione”. Lo ha spiegato l’assessore regionale alla Economia Gaetano Armao nel corso della conferenza stampa di stamane a Catania presso il PalaRegione, presente anche il Presidente, Nello Musumeci, che ha citato il presidente Piersanti Mattarella a proposito del mettere “le carte in regola”. Armao ha spiegato l’accordo Accordo Stato-Regione sul disavanzo, raggiunto al termine di un iter avviato a dicembre 2019 e finalizzato l’altro ieri sera, dopo un serrato negoziato, con l’intesa approvata dal Consiglio di Ministri.  L’accordo prevede la ripartizione di un disavanzo di quasi 2 miliardi in dieci anni, a partire dal 2022, la “liberazione” di 421 milioni per il bilancio 2021 e una operazione di riqualificazione della spesa che dal 2021 al 2029 porterà a risparmi per 1 miliardo e 740 milioni. In quest’ambito sono state individuate aree di intervento sui cui agire in quota percentuale, senza dover indicare con puntualità le riduzioni di spesa voce per voce. «In merito all’accordo con Roma sul disavanzo – ha detto Musumeci – permetterà alla Regione, come diceva Piersanti Mattarella, di avere finalmente “le carte in regola”. E’ un accordo che rappresenta l’autonomia della responsabilità».  «Dalla fine del 2019 a oggi – ha aggiunto l’assessore Armao – abbiamo spinto per spalmare il disavanzo risultante dal rendiconto 2018 in dieci anni anziché in tre anni. Il negoziato col ministero dell’Economia ci ha consegnato risultati importanti: 740 milioni di minori entrate a causa del Covid che saranno interamente ricoperte dallo Stato, 13 milioni di differimento delle rate di muto come ottenuto da altre regioni, la possibilità di “liberare” 421 milioni di cui disporre nel bilancio 2021 e affrontare in serenità quest’anno. Complessivamente, il nuovo accordo costituisce una manovra che vale 2.161 milioni di euro, composta da una progressiva riduzione di spesa sino al 2029 che va nella direzione già intrapresa dal governo Musumeci e da investimenti. In più Abbiamo ottenuto una franchigia del 10% sugli obiettivi di riduzione di spesa accorpati per gruppi, cosa che ci lascia ambiti di manovra».