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martedì, Marzo 19, 2024
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Le tre domande della domenica al presidente del Cai Erice Enzo Fazio

Alla scoperta del patrimonio naturalistico del territorio con il Club Alpino Italiano. "Partecipare ad una escursione col CAI stimola il senso di appartenenza al territorio, alla sua custodia e tutela".

Il CAI di Erice è diventato di recente Sezione autonoma. Un riconoscimento importante arrivato dai vertici nazionali ad appena tre anni dalla costituzione della sottosezione. Sicuramente un importante traguardo. Come siete riusciti in così poco tempo a raggiungere questo obiettivo?

Il Club Alpino italiano ad Erice e nell’Agro Ericino ha messo solide radici in breve tempo, in quanto buona parte della comunità trapanese è risultata culturalmente, particolarmente sensibile nel condividere i temi di tutela ambientale proposti dal CAI. I numerosi appassionati che in questi tre anni via via si sono coinvolti ed associati, hanno sviluppato con passione contagiosa uno spirito di aggregazione, che mira alla conoscenza e alla frequentazione sostenibile e responsabile degli itinerari di montagna. Le dinamiche sociali di sviluppo del territorio, si fondano sulla condivisione di valori ambientali e sull’aggregazione della fiducia nel gruppo, che in questo caso è stata riposta sul modello associativo e sulle buone prassi portate e promosse dal CAI, che a livello nazionale sul tema dell’escursionismo e sulla frequentazione organizzata della montagna è una associazione che vanta 160 anni di storia, di tradizione ed esperienza, ed è presente su tutte le montagne italiane, dalle Alpi fino a Pantelleria, dove di recente è stata istituita una sottosezione CAI. Trapani ed il suo territorio offrono itinerari tra montagna e mare, con percorsi naturalistici di rara bellezza, con una rete di sentieri ed antiche vie che attraversano boschi, colline, montagne e campagne, con scorci mozzafiato, in grado di fare vivere agli escursionisti appassionati, esperienze di immersione nella natura davvero rigeneranti. Il riconoscimento a Sezione CAI autonoma da parte dei vertici nazionali è arrivato alla fine del 2020, come riconoscimento prestigioso assegnato ad un percorso associativo e di forte coesione sociale, che ha visto i soci ed il suo direttivo impegnati concretamente nel recupero, nella valorizzazione di itinerari e di percorsi naturalistici, che il CAI Erice promuove in Sicilia occidentale in provincia di Trapani, in partenariato con i Comuni, curandone la manutenzione, la segnatura, la mappatura digitale. Il forte appeal del CAI sta’ nell’organizzazione di magnifiche escursioni guidate in ambiente che si svolgono in piena sicurezza e sono alla portata di tutti.

Le persone che vanno in escursione sono sempre di più ed i vostri associati continuano ad aumentare. Come si spiega questa voglia di passeggiate nella natura? E perché sempre più appassionati decidono di farlo con il Cai?

Da alcuni anni in Sicilia occidentale, anche grazie all’insediamento della prima Sezione CAI ad Erice, si è registrato un forte incremento del movimento dei “camminatori e dei trekker”, che apprezzano molto le esperienze escursionistiche outdoor proposte dal CAI e le passeggiate guidate in ambiente. Questa moda si sta diffondendo sempre più e contagia tutte le classi sociali. Poiché andare in montagna col CAI insegna a “rallentare”, a riequilibrare il benessere psico-fisico delle persone e ad accrescere la cultura e la conoscenza dei punti d’interesse del territorio. Passeggiare guidati in un bosco o in mezzo alla natura è una attività che libera dallo stress da lavoro e dalle tossine accumulate, stimola la produzione di endorfine positive, rigenera le nostre capacità cognitive riequilibrando il pensiero, la positività, la fiducia in se stessi e nel gruppo. L’escursionismo proposto dal CAI è uno strumento che può migliorare non solo la nostra vita ma anche quella della comunità, poiché esprime un carattere socio educativo, migliora le relazioni sociali, induce i partecipanti ad acquisire maggiore consapevolezza sul delicato rapporto fra uomo e ambiente, che oggi rischia di venire compromesso da comportamenti ed esempi fortemente diseducativi e degradanti. Partecipare ad una escursione col CAI stimola il senso di appartenenza al territorio, alla sua custodia e tutela.

Nonostante l’epidemia da Covid-19 il vostro impegno non è mai venuto meno. Quali progetti avete per il futuro?

Divenire Sezione del CAI autonoma è un traguardo raggiunto, ma rappresenta per noi un punto di riorganizzazione e ripartenza verso nuovi obiettivi; ed in questo senso la pandemia del Covid 19 non ci ha affatto fermato, ma anzi ci ha dato spunto per proseguire nelle attività programmate con le escursioni in ambiente, dove per il 2021 ne sono state calendarizzate ben 48 ( una per ogni week end ) e che hanno come meta gli angoli naturalistici più suggestivi della Sicilia tra cui l’Etna, oltre che faremo tappa con i soci la prossima estate sulle Isole di Pantelleria, Marettimo e Filicudi. Per il nuovo anno intendiamo intraprendere anche importanti progetti innovativi, tra cui la “Montagnaterapia”, che è un approccio metodologico terapeutico-riabilitativo, in cui seguiremo le linee guida del CAI centrale di Milano. Le attività di Montagnaterapia programmate dal CAI Erice partiranno la prossima primavera e coinvolgeranno le fasce più deboli della popolazione locale. In particolare con il progetto “Sentieri di Salute West Sicily” saranno progettati dal CAI Erice degli itinerari turistici a carattere sanitario e saranno programmate escursioni nei sentieri di montagna, dove le Guide CAI faranno da accompagnatori a gruppi meno fortunati di pazienti, presi in cura dall’Azienda Sanitaria Provinciale, che soffrono di alcune patologie oncologiche, o di carattere psico-depressivo, che purtroppo si stanno enormemente diffondendo a causa dei lunghi periodi di louckdawn a cui si è costretti per la pandemia in corso. Inoltre, il CAI Erice, volendo coinvolgere e rendere protagonisti tutti i soci e valorizzare le loro attitudini e competenze individuali in favore del gruppo, intende creare in affiancamento alla Commissione Escursionismo già pienamente operativa, anche dei gruppi di lavoro coordinati all’interno della Sezione, per sviluppare il comparto dell’Arrampicata sportiva e booldering, del Ciclo-escursionismo e Mountain bike e della Speleologia. Tanti progetti da sviluppare anche in collaborazione con i Comuni e il Demanio Foreste, che mirano alla riqualificazione, manutenzione, tutela e promozione dei sentieri catastati dal CAI; alla gestione del Punto Accoglienza del Sentiero Italia CAI nella Baita comunale ad Erice vetta, come punto di riferimento per l’ ospitalità degli escursionisti in provincia di Trapani, alla collaborazione ai progetti innovativi di prevenzione AIB- Anti Incendio Boschivo.

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