Il sindacato propone tre soluzioni per arginare il problema e mantenere le condizioni di sicurezza in periodo di pandemia.
Quello che si verifica giornalmente davanti agli uffici postali è ormai diventato una situazione insostenibile. E’ la SLP Cisl ad intervenire denunciando assembramenti di persone in attesa di entrare, a volte sotto la pioggia ed in balìa di qualunque situazione atmosferica. Con l’emergenza sanitaria, infatti, le nuove disposizioni consentono solo un numero limitato di clienti all’interno dei locali con lunghe attese fuori per l’erogazione del servizio.
Passando in auto, è facile vedere su uno stesso marciapiedi di pochi metri quadrati anche 20 o 30 persone in piedi, con potenziali rischi di contagio per se stessi, per gli altri utenti e per gli impiegati all’interno. L’attesa, specie se di ore, provoca esasperazione, litigi con il proprio vicino che in alcuni casi hanno comportato la necessità di un intervento delle forze dell’ordine. Per non parlare degli operatori postali – scrive sempre il sindacato- che verrebbero spesso insultati. Per alcuni utenti spazientiti , infatti, gli sportellisti perderebbero con i clienti o si perderebbero in altre attività che poco c’entrano con il lavoro. Posto il problema, il sindacato dei lavoratori postali della Cisl propone ai vertici di Poste Italiane tre soluzioni: ampliare l’apertura di sportelli utilizzando più impiegati,-prevedere una figura che possa gestire il caos all’ingresso degli uffici e riaprire quelle sedi postali che l’azienda ha deciso di chiudere.
La nota è stata inviata anche al Prefetto di Trapani con l’auspicio che possa contribuire alla soluzione del problema.