Domani l’autopsia sul giovane tunisino morto nel carcere di Termini Imerese

Domani pomeriggio, presso l’istituto di medicina legale di Palermo sarà effettuata l’autopsia sul corpo di Chiheb Hamrouni, il cittadino tunisino di 30 anni, che all’alba del 24 gennaio scorso è stato trovato morto nella sua cella nel carcere di Termini Imerese. Hamrouni, lo ricordiamo, fu tra i principali imputati nell’ambito dell’indagine Scorpionfish 1, condotta dalla Guardia di Finanza, e aveva da poco reso importanti dichiarazioni nell’ambito di altre indagini della DDA palermitana e nella cornice delle operazioni Scorpionfish 2 e Scorpionfish 3, in materia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e contrabbando transnazionale di tabacchi lavorati esteri. Una parte delle indagini lambì anche gli ambienti legati al terrorismo di matrice islamista. La procura della repubblica di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti, e sono in corso accertamenti per risalire a indizi che potrebbero gettare luce sulla morte del giovane detenuto. Morte attribuita in questa prima fase ad un arresto cardiaco, ma non viene escluso neppure che dentro la cella possa essere avvenuta una rissa.