Pere, mele, banane, ma anche cocaina. Il negozio di frutta del pregiudicato mazarese I.A. arrestato nel pomeriggio del 25 gennaio scorso (ma solo oggi la polizia ne dà notizia con un comunicato stampa), era meta di normali clienti, ma anche di “clienti” noti alla polizia. La Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato di Mazara del Vallo, al termine di una paziente attività di indagine, ha arrestato in flagranza di reato un giovane pregiudicato mazarese, con alle spalle altri episodi criminali legati alla droga. Gli investigatori, da qualche giorno, tenevano d’occhio il negozio di frutta gestito dall’uomo, in una zona centrale della città, notando strani movimenti. Alcuni volti noti, infatti, entravano nell’esercizio commerciale, si trattenevano per pochi minuti con e si allontanavano con fare sospetto. Avuta la certezza che nel locale si stessero compiendo traffici illeciti, i poliziotti hanno fatto irruzione e, nel retrobottega, al riparo da sguardi indiscreti, hanno scoperto una busta contenente 30 grammi di cocaina, parte in pietra e parte in polvere, pronta per essere tagliata e rivenduta. Gli agenti hanno sequestrato tutto il materiale occorrente per l’illecita attività e la somma di 1.500 euro circa. Il fruttivendolo spacciatore avrebbe ricavato, dalla vendita della droga accuratamente tagliata e suddivisa in dosi, una somma approssimativa di 8.000,00 euro. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, successivamente confermati nella udienza di convalida.