di Federico Tarantino
Chi l’ha incontrato racconta di lui di una persona serena, pacata e rilassata. Renè De Picciotto, ieri nel primo pomeriggio, ha lasciato la città di Trapani partendo dall’aeroporto di Birgi con un volo privato. Tre giorni di incontri per l’imprenditore che punta alla rinascita del calcio a Trapani. Tra questi non c’è stato quello con il sindaco Giacomo Tranchida, ma con diverse personalità a vario titolo del territorio. De Picciotto ha voluto porre le proprie basi per completare l’acquisto del palazzo della Banca d’Italia e, nel frattempo, è in fase di valutazione su altri investimenti nel settore alberghiero nell’altro versante del litorale trapanese. Per l’imprenditore si è trattata di una seconda visita in città, dopo quella di ottobre, quando tentò di acquisire il Dattilo. De Picciotto con sé aveva anche diversi collaboratori, pronti a diventare i punti di riferimento trasferendosi a Trapani non appena verranno completati gli investimenti. C’è stato spazio anche per diversi selfie con i tifosi che l’hanno riconosciuto e che vedono in lui la persona adatta per la ripartenza del calcio con la maglia granata. Nel frattempo è andato via senza rilasciare proclami sulla vicenda del Trapani Calcio. Resta in attesa, la stessa che separa i supporters trapanesi dal desiderio di tornare allo stadio Provinciale per tifare la maglia della propria città.