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venerdì, Marzo 29, 2024
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La storia si ripete

La Regione Siciliana predispone 100milioni di euro per i forestali, ma ne servono almeno il triplo

I lavoratori forestali siciliani puntualmente devono soffrire e subire i ritardi del governo regionale, di qualunque colore politico esso sia. Dunque anche in questo 2021 si ripropongono questioni antiche: le indiscrezioni annunciano tagli, pochi fondi e speranze ridotte al lumicino che tutti i 17mila forestali siciliani possano lavorare per le giornate loro spettanti. Un problema che, sembra, nessuno vuole risolvere, con una classe politica che non è in grado di gestire il settore al massimo delle sue potenzialità. Annualmente servono per gestire gli interventi forestali, dall’antincendio alla manutenzione boschiva, circa 320 milioni, ed ogni anno, a fronte di una dotazione ridotta, la Regione, uffici, assessorati e assemblea regionale affrontano l’arrampicata sugli specchi del recupero di fondi da altri settori e delle immancabili variazioni di bilancio. Dunque – si chiedono i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori del comparto – perchè non cercare di uscire dalla perenne impasse e mettere in atto una programmazione stabile ed evitare tutto questo teatrino? Va ricordato che nonostante la diffidenza dell’opinione pubblica che guarda la gestione dei forestali come uno spreco, si tratta di lavoratori impegnati in opere essenziali quali la manutenzione e la prevenzione incendi. In questo 2021 la Regione ha deciso di destinare 132 milioni per la “riforma dei consorzi di bonifica e di atri enti e la riforma dei forestali” che verranno da “fondi extraregionali”. In pratica soldi dell’UE sui quali però, in assenza di progetti, siamo a marzo e ancora non ve ne è traccia, la stessa Unione potrebbe far calare la mannaia in assenza di spiegazioni chiare e puntuali. Il ritardo dei progetti? il solito: mancano i tecnici a disposizione, nonostante la pletora di dipendenti della Regione.

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