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martedì, Marzo 19, 2024
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Le donne del Pd: no il simbolo a iniziative senza presenza femminile

La Direzione Nazionale del Partito Democratico ha votato, ieri sera, un ordine del giorno voluto dalle Democratiche che vieta di concedere il simbolo del PD nelle iniziative pubbliche dove non siano presenti donne. ‘Accogliamo con soddisfazione – dicono Valentina Villabuona – Presidente PD provincia Trapani Monica Di Bella – Componente Direzione PD provincia Trapani w Luana Alagna – Componente Assemblea PD Sicilia – questa decisione, certe che la questione di genere è una battaglia condivisa per noi che ambiamo alla piena realizzazione della democrazia paritaria. Nei giorni scorsi abbiamo assistito con profondo turbamento, infatti, ad un’iniziativa del nostro Partito provinciale dove si è discusso di occupazione al Sud, incomprensibilmente senza la presenza delle Democratiche, a fronte di dati Istat che ci dicono che il 56% di chi possiede una laurea in Sicilia è donna e, di contro, il tasso di disoccupazione femminile è drammaticamente il doppio rispetto al resto del paese. Non è un errore né disattenzione ma piuttosto il segnale della persistenza di un problema culturale profondo che produce la rimozione di genere, di un genere, anche all’interno del nostro Partito. Questo dovrebbe indignare tutti, soprattutto il mondo delle democratiche che negli ultimi giorni sta facendo sentire il proprio rammarico per le scelte che hanno riguardato il governo nazionale: davanti all’ennesima mortificazione della rappresentanza femminile nel dibattito pubblico, magari per logiche di appartenenza, non è possibile rimanere in silenzio, rischiando di apparire poco credibili e di svilire quelle rivendicazioni che ancora oggi hanno bisogno della nostra voce. È necessario adesso investire sul riequilibrio delle segreterie e dei ruoli apicali nel Partito Democratico provinciale e regionale, riconoscendo che i ruoli di responsabilità non sono di esclusivo appannaggio di un genere specifico e che eguale considerazione e rispetto esigono le Democratiche che già quei ruoli ricoprono. Chiediamo, infine, con forza e determinazione, che i Deputati regionali accolgano la richiesta delle Siciliane affinché venga presentata subito all’Ars la proposta di legge sulla doppia preferenza di genere che ha consentito un aumento pari al 30% della presenza delle donne nei Consigli comunali”.

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