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martedì, Marzo 19, 2024
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FuniErice, ecco perché si pensa ad un Amministratore Unico

Le spiegazioni del Libero Consorzio dei Comuni e della sindaca di Erice, però, non trovano il gradimento del circolo locale del movimento “Diventerà Bellissima”

La nota è firmata dai due soci, cioè dalla sindaca di Erice Daniela Toscano e dal commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani, Raimondo Cerami. E, a giorni dalle iniziali prese di posizione della consigliera ericina Simona Mannina e, oggi, del coordinatore del movimento politico “Diventerà Bellissima”, avvocato Vincenzo Maltese, provano a fare chiarezza sulle modifiche allo statuto della Funierice.
“Queste – scrivono Toscano e Cerami – nascono dall’esigenza anzitutto tecnica di adeguamento normativo, prendendo spunto principalmente dalla recente declinazione fatta dalla magistratura contabile dell’istituto del “controllo analogo congiunto”. È il frutto di una intesa totale con il Libero Consorzio Comunale di Trapani che ha promosso le modifiche”.
I due Enti proprietari della Funerice sottolineano che la stessa è una società totalmente pubblica e che, quindi, va gestita come un qualsiasi altro servizio pubblico. Sulla stessa gli organi politici democraticamente eletti esercitano il controllo tipico connesso al proprio ruolo, inteso come controllo (e non gestione) sull’attuazione del programma di mandato per il quale i cittadini hanno espresso il voto.
“In tale ottica – precisano Toscano e Cerami – legittimamente la Pubblica Amministrazione, rappresentata dal Libero Consorzio comunale di Trapani e dal Comune di Erice, nell’interesse pubblico generale promuovono ogni iniziativa utile a rendere effettivo il controllo sul servizio pubblico. Per questo motivo si ritiene necessario rivedere la governance della Funierice, visto che il modello attuale, sempre ideato e autorizzato dai soci nel 2017, si presenta sovradimensionato, ridondante e autoreferenziale, con un ruolo che la legge non gli attribuisce. È stato previsto quindi un amministratore unico che risponde direttamente del suo operato all’Assemblea dei Soci, mentre gli organi amministrativi della società risponderanno del loro operato all’Amministratore Unico”.

Secondo l’ex Provincia e il Comune di Erice, le modifiche proposte, inoltre, hanno l’obiettivo di migliorare e semplificare il processo di perseguimento degli obiettivi di efficientamento, razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, oltre a quello, altrettanto cruciale, di garantire la stretta inerenza della società alle finalità istituzionali degli enti proprietari controllanti, che deve essere sempre riconducibile alle funzioni esercitate dai soci.

Ma le spigazioni ufficiali fornite da FuniErice e Libero Consorzio non vanno giù al referente del circolo di Trapani ed Erice del Movimetno Diventerà Bellissi, avvocato Vincenzo Maltese.
“Le precisazioni dei due rappresentanti legali degli Enti Pubblici – afferma Maltese – sono un capolavoro di comunicazione ma, nel contenuto, risultano insoddisfacenti e surreali rispetto al merito delle questioni di legittimità giuridica e amministrativa che sono state rilevate dal nostro movimento”.
Maltese, quindi, invita la sindaca di Erice e il commissario straordinario del Libero Consorzio a dichiarare quale sia il vero progetto politico e cosa si vuole fare della Funierice.

Ecco, integralmente, le contrapposizioni del Movimento Diventerà Bellissima.

Primo: la richiamata esigenza tecnica di adeguamento dello statuto per motivi “normativi”, legati alla recente declinazione della Corte dei Conti sull’istituto del “controllo analogo”, fa riferimento ad una sorta di manuale che richiama concetti già introdotti dalla normativa di settore (D. Lgs. 175/2016), e che come già detto sono già presenti nello statuto vigente di Funierice. Siamo quindi di fronte ad una motivazione pretestuosa e priva di fondamento.

Secondo: il dott. Cerami e la sindaca di Erice, affermano che, soltanto nel 2017 i due Enti Pubblici hanno modificato lo statuto della Funierice, per adeguarlo alle norme del Testo Unico, prevedendo una governance “sovradimensionata, ridondante e autoreferenziale” non prevista dalla legge. Tutto ciò appare incredibile, perchè vuol dire che la governance che ieri è stata approvata dagli stessi soci, oggi non va più bene poiché illegittima! Siamo certi che non lo sia l’attuale modifica?

Terzo: i due soci forniscono una soluzione per “snellire” la governance della FuniErice; dichiarano di avere previsto “un Amministratore Unico che risponde del suo operato all’assemblea mentre gli organi amministrativi della società risponderanno del loro operato all’Amministratore Unico”. Ebbene anche tale affermazione appare anch’essa illogica considerato che l’attuale statuto già prevede la possibilità di nominare quale organo amministrativo della Funierice un Amministratore Unico. Mi chiedo: Forse l’attuale Consiglio di Amministrazione non risponde del proprio operato dinanzi l’assemblea dei soci? Forse “gli organi amministrativi” cui si fa riferimento (il Direttore Generale, unico dipendente amministrativo) esprimono pareri di congruità economica e amministrativa che danno fastidio?

Quarto: i due soci concludono rappresentando che le modifiche proposte sono finalizzate a migliorare il raggiungimento degli “obiettivi di efficientamento, razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica”. Resto basito! come si vorrebbe razionalizzare e ridurre la spesa pubblica della FuniErice? Tagliando la figura del Direttore Generale vincitore di concorso e dirigente a tempo indeterminato della società? Prevedendo comunque nella versione statutaria proposta un Consiglio di Amministrazione con tre componenti, qualora non si raggiunga l’accordo sulla nomina dell’Amministratore Unico? Confermando l’OIV (organismo indipendente di vigilanza) con una composizione di tre componenti anziché prevedere un organo monocratico?

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