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martedì, Marzo 19, 2024
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L’impegno dell’Arma per l’8 Marzo

Anche il comando provinciale dei carabinieri di Trapani vuole ricordare il suo impegno al fianco delle donne.

L’Arma, sempre vicina alla gente, non fa mancare il suo supporto alle madri, alle mogli, alle sorelle, alle figlie di ogni età, vittime di violenza e discriminazioni che non sempre hanno il coraggio di denunciare. L’8 marzo, giornata internazionale dedicata alla donna, vuole essere dunque un’occasione anche per ricordare quell’impegno per l’affermazione dei diritti, spesso calpestati, di tante donne. Un’attività, svolta in sinergia con altre Istituzioni, per dare risposte immediate anche in un periodo particolare come quello della pandemia, dove vittime e carnefici sono costretti in casa per via delle restrizioni. 

 “Ora- spiega in una nota il comando provinciale- è  possibile adottare provvedimenti già ai primi segnali, si può cioè realizzare una “protezione anticipata” della vittima avvalendosi dei nuovi strumenti previsti dalla legge denominata “Codice rosso”. Proprio di questo colore è stata, infatti, realizzata al Tribunale di Marsala, la “Panchina del rispetto”,  un simbolo dell’impegno profuso al contrasto del mancato riconoscimento dei diritti delle donne. Nella locale Procura, inoltre, così come a Trapani,  è stato istituito, uno “Sportello Antiviolenza” presso cui sono presenti, come referenti per la polizia giudiziaria, anche Marescialli dell’Arma dei Carabinieri che si occupano di ascolto, anche protetto, così come della collocazione delle vittime in apposti strutture protette.

L’attività dei Carabinieri- si legge sempre nella nota- è a tutto tondo: accanto alle attività investigative, c’è la volontà di affermare i diritti delle donne, con le quali si instaura un dialogo basato sulla fiducia, nonché sono molteplici le iniziative di sensibilizzazione sul tema, con specifiche campagne fin dalle scuole primarie.

Sempre più, infine, il contributo delle donne carabiniere agevola le attività preventive e repressive. Dall’inizio dell’anno, questa continua opera di sensibilizzazione svolta dalle Stazioni Carabinieri della Provincia, ha già consentito di risolvere oltre 40 casi e di eseguire 20 misure cautelari- quali divieto di avvicinamento alla persona offesa e allontanamenti dalla casa familiare.

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