La Direzione investigativa antimafia ha confiscato beni per un valore complessivo di 9 milioni di euro nei confronti di un imprenditore originario di Polizzi Generosa (Palermo), ma da anni residente a Caltanissetta. Il provvedimento, emesso dalla Sezione misure di prevenzione del tribunale di Caltanissetta, trae origine da una attività investigativa del Centro operativo di Caltanissetta, che ha ripercorso la carriera dell’imprenditore dalla metà degli anni Ottanta fino ad oggi, accertandone la pericolosità sociale: un’ascesa economico-imprenditoriale costellata, secondo gli investigatori, da costanti e continui rapporti intrattenuti con il gotha dell’imprenditoria mafiosa. L’imprenditore, già dal 2007, era stato condannato definitivamente per associazione mafiosa, al termine di un complesso percorso giudiziario nell’ambito della nota indagine su mafia e appalti.
Alla fine degli anni Ottanta in qualità di dipendente di una grossa società del Nord Italia, attiva nel settore delle grandi opere, si sarebbe dato da fare per ottenere illeciti vantaggi in termini di aggiudicazione e gestione degli appalti in Sicilia ma, grazie alla sua vicinanza al contesto mafioso dell’epoca, ne trasse personale illecito arricchimento tramite imprese allo stesso intestate o a lui direttamente riconducibili tramite prestanomi.
Il provvedimento di confisca ha interessato l’intero capitale sociale ed il complesso di beni strumentali di 3 ditte e quote di partecipazioni in altre 5 società di capitali, 7 immobili, 4 autoveicoli e 22 rapporti bancari per un valore stimato pari a oltre 9 milioni di euro.