Si è appena concluso, da poco più di due settimane, il 2024. Ed è tempo di fare bilanci, come quello delle presenze e delle assenze nell’aula consiliare trapanese.
Tra gennaio e dicembre 2024, sono due i consiglieri che hanno registrato il maggior numero di presenze ed entrambi sono dell’opposizione.
Si tratta di Nicola Lamia e Tore Fileccia, presenti a tutte le 58 sedute consiliari che si sono tenute nell’arco dell’anno appena trascorso.
C’è da dire che la differenze con i restanti consiglieri è poca. Terzo per il numero di presenze è ancora un consigliere di opposizione, Giuseppe Guaiana, presente a 56 Consigli comunali.
Il consigliere di maggioranza, seppur da poco dichiaratosi indipendente ma sempre vicino all’Amministrazione, più presente è Salvatore Daidone, con 55 presenze.
Seguono Baldo Cammareri e Giulia Passalacqua con 53 presenze.
Maurizio Miceli, Giovanni Parisi e Sonia Tumbarello, invece, risultano presenti in aula consiliare ben 52 volte su 58 sedute totali.
51 presenze le ha registrate Marzia Patti, capogruppo del Partito Democratico.
50 sono le presenze dei consiglieri Andrea Genco, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente del Consiglio comunale e di Alberto Mazzeo che, oltre ad essere consigliere, è anche assessore con delega al Bilancio, Finanze, Tributi ed Economato.
Tre i consiglieri presenti a 49 sedute consiliari: Giovanni Carpinteri, Claudia La Barbera e Santo Vassallo.
Daniela Barbara, vice capogruppo di “Trapani al Centro”, è stata presente a 47 sedute su 58.
La seguono Francesco Briale, Giuseppe Peralta e il consigliere di opposizione Gaspare Gianformaggio con 43 presenze totali.
42, invece, le presenze dei consiglieri Silvestro Mangano, dell’opposizione, e di Giusy Poma che, invece, appartiene alla maggioranza.
La consigliera di opposizione Grazia Spada risulta presente 35 volte su 58 sedute totali.
Chiude il registro, la consigliera Angela Grignano, con 24 presenze totali. Assenze, le sue, dovute a gravi motivi di salute che la costringono a vivere, in alcuni mesi dell’anno, in Francia.
Dal mese di dicembre, poi, nell’elenco dei consiglieri è presente anche Salvatore Braschi, ritornato in aula consiliare dopo la condanna, e la successiva sospensione, a 2 anni e otto mesi di Annalisa Bianco, che ricopre anche (e ancora) il ruolo di presidente del Consiglio.
Proprio su Annalisa Bianco bisogna aprire un capitolo a parte. La presidente del Consiglio comunale, infatti, è stata presente a 38 sedute su 58. Bianco è risultata del tutto assente nei mesi di gennaio e di febbraio, quando si sono organizzate in totale sette sedute consiliari.
E questo nonostante il 5 gennaio era stato chiarito che Annalisa Bianco poteva tornare ad occupare il suo ruolo in Consiglio comunale. La Prefettura, infatti, aveva preso atto della revoca dei domiciliari applicatele nell’ambito dell’inchiesta denominata Aspide.
Mentre per il suo ritorno in aula bisognerà aspettare il mese di marzo, risale invece al 23 febbraio la nota di Annalisa Bianco rivolta proprio all’operazione aspide.
«Sono state lunghe e dolorose settimane per me e per chi mi sta accanto – aveva detto Bianco – e avevo scelto di rimanere in silenzio che non è mai stato di vergogna o di paura ma un silenzio dettato dal rispetto della verità, della magistratura e degli elettori. Le mie dimissioni dalla Presidenza del Consiglio Comunale o il mio addio al Civico Consesso, lo dico con estrema sincerità, non sarebbero una forma di rispetto. Sarebbero una fuga immotivata, forse anche un’ammissione velata di colpevolezza».
E forse Bianco è ancora convinta che le dimissioni non sarebbero una forma di rispetto. Peccato che, però, le voci di corridoio a palazzo Cavarretta sono sempre più insistenti e sono in tanti, sia della maggioranza sia dell’opposizione, a chiedere le dimissioni di Annalisa Bianco come presidente del Consiglio comunale.
E QUANTO HANNO GUADAGNATO?
Il valore del gettone di presenza dei consiglieri comunali di Trapani è di 34 euro lordi. Netti si tratta di circa 22,40 euro.
A livello economico, in totale, i consiglieri comunali sono costati poco più di 22mila euro.
A ricevere più soldi è stato il consigliere Salvatore Daidone con 1209 euro. Ma come mai non sono invece i consiglieri di opposizione Salvatore Fileccia e Nicola Lamia che sono stati quelli sempre presenti? Presto detto. Fileccia e Lamia, in una seduta consiliare, precisamente in quella del 20 settembre, hanno rinunciato al proprio gettone di presenza insieme ai colleghi Guaiana, Spada, Mangano e Gianformaggio.
Anche Giuseppe Guaiana risulta essere più presente di Salvatore Daidone, ma alcune sedute consiliari in cui l’opposizione era presente è risultata deserta, per cui non si procede alla liquidazione del gettone di presenza.
In totale sono quattro le sedute ritenute deserte nel 2024: quella del 2 luglio, quella del 9 agosto, quella del 29 ottobre e quella del 28 dicembre.
Motivo per cui se si moltiplicano le presenze dei consiglieri per la quota del gettone, non risulterà la cifra che invece ha liquidato il Comune di Trapani.
Ma ritornando al costo totale, sono otto i consiglieri che hanno ricevuto poco più di 1.100 euro in totale nel 2024 per la sola presenza in Consiglio comunale. Nello specifico, sono i consiglieri Fileccia, Lamia, Guaiana, Cammareri, Passalacqua, Parisi, Tumbarello e Patti.
Chi ha ricevuto poco più di mille euro, invece, sono i consiglieri Miceli, Carpinteri, La Barbera, Vassallo e Barbara.
Poco più di 900 euro, invece, spettano ai consiglieri Briale, Peralta e Poma. 896 euro, invece, sono arrivati dal Comune di Trapani nei conto correnti di Gianformaggio e Mangano, presenti a poco più di 40 sedute.
A liquidare la quota minore, le consigliere Grazia Spada e Angela Grignano.
Caso a parte, poi, riguarda i consiglieri Andrea Genco, Alberto Mazzeo e Salvatore Braschi.
Quest’ultimo, infatti, è ritornato in Consiglio comunale a dicembre 2024, dopo la sospensione di Annalisa Bianco prevista dalla prefettura di Trapani quando è arrivata la condanna della presidente del Consiglio comunale a 2 anni e 8 mesi per l’inchiesta Aspide che l’ha vista coinvolta. A Braschi, dunque, presente a due sedute nel mese di dicembre, spettano 68 euro lordi e, quindi, 44,80 euro netti.
Alberto Mazzeo, invece, oltre ad essere consigliere è anche un assessore del Comune e, di conseguenza, per lui non si procede alla liquidazione dei gettoni in quanto percettore di indennità di assessore comunale.
Quasi simile è la condizione di uno dei consiglieri giovani di palazzo Cavarretta: Andrea Genco che ricopre anche il ruolo di vice presidente.
Se fino a marzo al consigliere Genco veniva solo liquidato il gettone di presenza, da aprile sono cambiate le carte in tavola. Come vice presidente del Consiglio, infatti, da aprile in poi spetta a Genco l’indennità di funzione, dopo l’entrata in vigore dell’articolo 59 della legge regionale marzo/2024.
A Genco, dunque, non spetterà più il gettone di presenza per il divieto di cumulo ma spetterà il 60 % di quanto prende il presidente del Consiglio comunale.
E quanto prende il presidente del Consiglio comunale? In pratica, la stessa cifra degli assessori comunali e, cioè, il 60 % dello stipendio del sindaco.
Ma tutte queste cifre, è giusto specificarlo ancora una volta, sono solo una parte dei fondi ricevuti dai Consiglieri comunali trapanesi. I veri soldi, infatti, si fanno con le Commissioni. E questa è una discussione che merita un approfondimento a parte…
di Chiara Conticello