È crisi alla Trapani Servizi

Non c’è pace per la Trapani Servizi. L’azienda di proprietà del Comune di Trapani, infatti, sembrerebbe in crisi, vista la chiusura del suo impianto di trattamento dei rifiuti. Un problema che, dal punto di vista tecnico, è legato al superamento dei parametri previsti per l’indice respirometrico, valore fondamentale quando si parla di biostabilizzazione. A denunciare lo sforamento del limite, fissato in mille milligrammi, è stata un’altra società a proprietà pubblica che, a Gela, gestisce la discarica di Timpazzo.

La catena è fragile e, saltato il prima anello, tutto il sistema si è ingolfato. A causa della sospensione delle attività presso l’impianto di Gela, dove vengono trasferiti i residui del trattamento meccanico-biologico dei rifiuti indifferenziati, i magazzini della Trapani Servizi sono colmi e quindi è impossibile far ripartire l’impianto per questione di spazi. La chiusura dell’impianto di Trapani Servizi sta creando notevoli difficoltà nella gestione dei rifiuti per 78 comuni siciliani distribuiti in cinque province. Adesso, dalle nuove analisi l’indice respirometrico è inferiore a mille, rientrando nei limiti imposti dalla legge. Tra le soluzioni prospettate vi è il trasferimento dei rifiuti solidi urbani verso altri impianti, come quello gestito dalla RAP nel palermitano, o trasferiti fuori dalla Sicilia.

Ma bisognerebbe, invece, capire perché adesso, con i parametri nuovamente allineati, non sia possibile conferire a Gela nonostante la presenza di un decreto assessoriale. Secondo quanto dichiarato in Consiglio comunale, l’impianto di Gela avrebbe detto di non avere spazio anche per i rifiuti derivanti dalla Trapani Servizi. In tutto questo caos, il prossimo 6 marzo finalmente ci sarà la conferenza di servizio che dovrebbe stabilire il da farsi. Infine, continuano i ritardi per la fine dei lavori per la nuova vasca presso l’impianto di Contrada Borranea.

Sarebbe ovviamente l’ultima spiaggia: una soluzione che prevederebbe più tempo. Ma avere a disposizione una discarica nuovamente operativa in house in tempi brevi non solo risolverebbe alla base il problema. Consentirebbe, inoltre, alla Trapani Servizi di avviare una business strategico che permetterebbe al Comune di Trapani di guadagnare sulla spazzatura di mezza Sicilia, con buona pace per tutte le problematiche legate ad un settore che troppo spesso è associato a fenomeni mafiosi e soldi che diventano sporchi.

E proprio a causa delle tante incertezze, i lavoratori della Trapani Servizi ieri sera si sono presentati in Consiglio comunale per avere risposte sul loro futuro.