Il Lago “specchio” di Venere (tecnicamente noto come Bagno dell’Acqua, Bágnu di l’Áccua) è una delle bellezze naturalistiche dell’isola di Pantelleria compreso nel suo Parco Nazionale.
Si trova nella parte settentrionale dell’isola ed è ospitato in un’ampia depressione calderica (Caldera dei Cinque Denti), testimonianza di un’eruzione catastrofica che, 45 mila anni fa, stravolse completamente la morfologia dell’isola.
Ha forma sub-circolare e occupa una superficie di circa 20 ettari.
Si tratta di un Geosito di interesse internazionale e rappresenta l’unico elemento idrologico dell’isola: una riserva di 800 mila metri cubi di acqua. Si tratta di un lago salino “endoreico”, cioè senza sbocco al mare, in cui la perdita di acqua avviene solo per evaporazione, mentre l’immissione con piogge e alcune sorgenti termali.
Lungo la sua sponda meridionale si osservano continue ma lente manifestazioni idrotermali, con fuoriuscita di acqua a temperatura tra 34 e 58°C, spesso accompagnate da bolle gassose gorgoglianti. L’acqua delle sorgenti è ricca di anidride carbonica e basse concentrazioni di Azoto, Ossigeno, Argon, Metano, Idrogeno ed Elio. Grazie a questi elementi in alcune aree si formano abbondanti schiume biancastre.
Un luogo in cui natura e leggenda si intrecciano. Una storia narra che Venere, dea della bellezza, trovò in questo luogo il suo naturale specchio, nel quale riflettersi prima degli incontri amorosi con Bacco. Qui si dedicava anche alla sua bellezza immergendosi nelle acque termali e ricoprendo il suo corpo con tiepidi e vellutati fanghi.
Fanghi e acque sono ricchissime di microorganismi che compongono il suo ecosistema: cianobatteri, batteri fotosintetici e archibatteri, alla base della vita sul nostro pianeta. Ma anche alghe unicellulari (diatomee), nematodi, larve di insetti per lo più filtratori e ostracodi. Tutti organismi da poco qui identificati e studiati.
Le sponde del Lago ospitano una vegetazione erbosa e cespugliosa decisamente complessa. La molteplicità di specie endemiche lo rendono uno scrigno di bio-diversità.
Grazie alla sua posizione privilegiata nello stretto di Sicilia, Pantelleria funge da ponte tra Europa e Africa per le specie aviarie in migrazione. Nel lago di Venere, aironi, fenicotteri, gru e cicogne stazionano per riposare e rifocillarsi prima di riprendere il lungo viaggio.
Un lago di elevato valore scientifico, quindi, dovuto alla presenza di habitat che ospitano specie vegetali e faunistiche importanti dal punto di vista della conservazione e della protezione della biodiversità. Esso rappresenta un laboratorio a cielo aperto per la didattica e l’educazione ambientale. Oltre ad essere un sito di interesse geoturistico per decine di migliaia di visitatori che vi giungono ogni anno.
Giuliana Raffaelli