di Valeria Marrone
Nella recente giunta regionale presieduta da Renato Schifani, è stato approvato il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti per la Sicilia. Tra le principali novità, si annunciano l’integrazione e l’adeguamento della rete impiantistica esistente, con particolare attenzione al recupero energetico e alla riduzione dei movimenti dei rifiuti per una maggiore tutela dell’ambiente. La caratteristica distintiva del Piano è l’introduzione di due termovalorizzatori, un’iniziativa pubblica, che saranno costruiti nelle aree idonee delle città metropolitane di Palermo e Catania. Questa scelta mira a servire efficacemente le due macro-aree della Sicilia, ottimizzando la viabilità e considerando la presenza di impianti esistenti o in fase di realizzazione. Il presidente Schifani ha sottolineato l’impegno del suo governo nel risolvere il problema dei rifiuti in Sicilia, evidenziando che il Piano prevede un investimento di 800 milioni di euro per la realizzazione dei termovalorizzatori, senza impatto sull’ammortamento a carico degli utenti. Questi impianti non solo garantiranno risparmi nello smaltimento dei rifiuti per i Comuni, ma produrranno energia, contribuendo così alla riduzione della Tari per i cittadini. Il Piano si allinea agli obiettivi europei, puntando al raggiungimento del target fissato dalla direttiva 2018/851 dell’Unione europea entro il 2035, che prevede una percentuale di recupero e riciclaggio dei rifiuti pari almeno al 65%. Un risultato che sarà conseguito attraverso campagne di sensibilizzazione, miglioramento dell’impiantistica esistente e controlli del territorio. I termovalorizzatori assorbiranno il 30% dell’energia prodotta per il loro funzionamento, mentre il restante 70% verrà immesso sul mercato, generando ulteriori ricavi per contribuire alla riduzione della tariffa di ingresso. Si prevede che avranno un fabbisogno annuo di 600 mila tonnellate di rifiuti per produrre 50 Mw di energia elettrica. Il Piano prevede anche l’ottimizzazione della rete impiantistica esistente e la realizzazione di nuovi impianti per il pre-trattamento dei rifiuti, riducendo così il traffico necessario per il loro trasporto e eliminando la presenza di rifiuti maleodoranti o percolanti sia nei mezzi circolanti che nelle zone di stoccaggio.
Il cronoprogramma prevede l’approvazione definitiva del Piano entro luglio, dopo aver acquisito i pareri ambientali necessari nel rispetto delle norme europee, per avviare immediatamente la progettazione degli impianti.