Trapani, centro storico invaso dai giovani per ricordare le vittime della mafia

Le voci festanti di migliaia di giovani hanno risuonato fin dalle prime ore del mattino nel cuore di Trapani, annunciando l’arrivo della Primavera con un’energia carica di significato. Sono giunti da ogni angolo d’Italia per ricordare le vittime della mafia e per rafforzare, con la loro presenza, la memoria collettiva che rifiuta l’oblio.

Rispondendo all’appello di Libera, si sono radunati a piazza Umberto I e a piazzale Ilio, per poi confluire a piazza Garibaldi, nei pressi del porto. Da qui, un corteo ha attraversato la città fino a raggiungere la centralissima piazza Vittorio Emanuele, dove le autorità prenderanno la parola. Sul palco verranno letti uno a uno i 1.101 nomi delle vittime della criminalità organizzata, un tributo che è al tempo stesso dolore e impegno per il futuro.

A Trapani sono presenti anche i familiari delle vittime, accolti dal prefetto Daniela Lupo e dal sindaco Giacomo Tranchida, in un abbraccio simbolico che riafferma la lotta contro la mafia e il valore della memoria condivisa. In testa al corteo don Luigi Ciotti: “La verità non va in prescrizione – ha detto – Questi giovani, che sono un punto di riferimento vero e credibile, hanno voglia di verità. Bisogna investire su questi ragazzi. La loro presenza oggi qui è frutto di un percorso fatto nelle scuole, nelle università, nelle parrocchie”.