Trapani piange Papa Francesco

Le nuvole si addensano nel cielo di Trapani, rendendo ancora più cupa una Pasquetta segnata dal dolore per la scomparsa del Papa. La morte di Francesco, annunciata questa mattina, ha profondamente scosso la comunità, suscitando un’ondata di cordoglio e commozione. Trapani piange il suo pontefice, simbolo di speranza e umanità.

Seduti ai tavolini dei bar, tra uno spritz e un calice di vino, i discorsi di clienti e avventori sono incentrati sulla scomparsa del Vescovo di Roma.

«Abbiamo perso una figura carismatica, una guida spirituale eccezionale» il coro unanime.

I turisti passeggiano per le vie del centro storico, ancora tappezzate con i vessilli dell’Unione Maetranze, ma avvolte da un silenzio irreale.

Qualcuno entra nella chiesa del Collegio per una breve preghiera.

Francesco è stato il Papa degli ultimi, di coloro che non avevano voce. Amatissimo per la sua straordinaria umanità e semplicità, sapeva ascoltare e consolare, mettendo chiunque a proprio agio con uno sguardo o una parola. Anche nella sofferenza della malattia non ha mai perso il suo umorismo, che era parte integrante della sua forza.

È stato un Papa fuori dagli schemi, capace di scardinare i rigidi protocolli del Vaticano, che lui stesso definì «l’ultima corte».

Un rivoluzionario autentico, che ha impresso un cambiamento profondo alla Chiesa, aprendone le porte a tutti, senza esclusioni.

Un grande uomo.

Uno straordinario pastore: valori che anche la comunità trapanese oggi a lutto gli riconosce.