In un raggio di trenta metri dal punto in cui è sommerso il relitto della nave oneraria romana scoperta nel mare di Marausa è vietata ogni attività: balneazione, navigazione, pesca professionale e sportiva, di superficie e in immersione, e ovviamente, più di ogni altra attività è vietato immergersi per raggiungere il relitto. Lo ha disposto la capitaneria di porto con propria ordinanza e su diretta richiesta della Soprintendenza del Mare. Una misura di tutela del relitto in attesa che si organizzino le operazione di rilevamento dei reperti e il successivo recupero. Il punto esatto in località baia lido tre torri è rilevabile dalla planimetria che la capitaneria di porto di Trapani ha pubblicato sul sito istituzionale con tanto di coordinate di latitudine e longitudine. Servizi di controllo sono stati disposti anche da terra oltre che dalla stessa capitaneria anche dai carabinieri per impedire che qualcuno si immerga a prelevare incautamente reperti (per altro commettendo un reato).
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