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Le tre domande della domenica a…

Abbiamo intervistato il direttore del Parco archeologico di Segesta, arch. Luigi Biondo, per conoscere e parlare con lui del boom di turisti che stanno scoprendo Segesta e delle programmazioni estive in uno dei luoghi più suggestivi della provincia di Trapani…

1) Segesta chiude i primi sei mesi del 2024 con un incremento del 4,68% in più di visitatori rispetto agli stessi mesi del 2023. Un successo ed un record. Secondo Lei come mai sempre più turisti vengono a conoscere ed esplorare le nostre bellezze?

Segesta chiude questo semestre con risultati eccellenti che si aggiungono a quelli dei mesi precedenti confermando un trend positivo molto incoraggiante. Il numero è stato ridimensionato dall’ondata di caldo e siccità che ha investito la Nostra Isola ma abbiamo registrato oltre il 25% di incremento nei mesi di Marzo ed Aprile (periodo pasquale). Credo che i beni culturali dovrebbero essere la materia prima sulla quale impiantare l’impegno delle strategie per la fruizione e la messa a regime economico del nostro territorio ma spesso invece sono vissute come un ostacolo o come nemici. La pandemia, l’instabilità politica, i fenomeni migratori, i cambiamenti climatici e le tante calamità naturali hanno reso quasi impossibili le programmazioni per il futuro e forse l’unico dato certo dovrebbe essere il continuo interesse verso il recupero e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e naturalistico. Da una vera consapevolezza verso i nostri valori culturali, da nuove offerte di bellezza ed esperienze possiamo ripartire sempre senza timore di apparire ripetitivi o addirittura noiosi.Ormai nessuno possiede ricette magiche ma dovrebbe essere evidente che servono professionalità e studio costante, non parole ed ovviamente la convinzione che con la Cultura si creano interessi, reddito ed occupazione. 

2)  Quali programmazioni offrirete al pubblico per questa stagione estiva? 

Abbiamo iniziato molto presto con un ventaglio di offerte che intendono elevare la qualità e la quantità di servizi ed offerte al pubblico. Le strategie adottate seguono 3 indirizzi:

– rendere contemporaneo tutto quello che è antichissimo;

– pensare Segesta ed i luoghi collegati non come città morte ma in continua evoluzione;

– crescere con il territorio;

ecco allora dei percorsi a tema dedicati all’arte contemporanea che legge le antiche culture. Il progetto Elyma dedicato alla cultura ed alla coltura del grano con tutti i miti collegati, il progetto Textere che approfondisce l’arte della tessitura con tutte le refluenze sociali ed economiche. Tutte le istallazioni hanno visto e vedranno la partecipazione delle comunità locali con le scuole, i centri per gli anziani, la Pro Loco e tante altre figure per crescere insieme.

Il Mercato degli Elymi è diventato un appuntamento fisso per i produttori di preziosi frutti della biodiversità locale.

I pic nic al Parco per invogliare le famiglie a vivere momenti più lunghi al Parco, assaggiando le delizie della terra.

Le visite guidate ed i trekking per visitare il Parco e fare attività fisica.

I laboratori didattici per grandi e bambini.

I nostri Festival: 

– KFestival dedicato ai grandi scrittori italiani (dal 19 al 21 luglio) 

– Segesta Teatro Festival con 28 appuntamenti dedicati al teatro, alla danza ed alla musica. Punti di forza le albe da godere al Teatro antico e 3 eventi all’interno del Tempio dorico 

– Talkin jazz festival dal 28 al 31 agosto

– Ierofanie festival, dalla metà di settembre, esperienza da vivere fra il Parco Archeoloigco di Segesta e quello di Giardini-Naxos.

Non perdete inoltre l’esperienza di assistere ai nostri cantieri aperti che vi permettono di seguire gli scavi archeologici sulle nostre aree di interesse maggiori.

3)  Siamo entrati nell’era del biglietto unico denominato “La Sicilia dei Templi”, quanto è importante fare rete comune per incrementare il turismo?

Credo sia finita l’epoca dei grandi flussi turistici low cost con la relativa “onda d’urto”. Abbiamo capito che era una strategiatroppo effimera che ha lasciato ben poco a questo territorio. La Provincia Trapani e la Sicilia Occidentale sono luoghi destinati a transiti medio piccoli da spalmare su periodi più lunghi dell’anno. Non possiamo continuare a vivere solo di mare, sole e tanta simpatia. Bisogna passare all’ accoglienza di qualità, alla professionalità più elevata, a strutture adeguate, a mezzi di trasporto adeguati, a vie da accesso e vettori sicuri e “rassicuranti”. Il turista del terzo millennio ha bisogno di conoscere con largo anticipo orari, offerte e modalità e soprattutto dovremmo passare alla visione della fidelizzazione lasciando da parte la filosofia del “tanto poi arriva qualcun altro da spennare!” I biglietti unici possono essere un buon incentivo per invogliare i visitatori a restare più a lungo e scoprire luoghi di grande bellezza meno conosciuti. Gli ingredienti da aggiungere a costi più contenuti dovranno essere però la qualità e la puntualità dei servizi.

Di Valeria Marrone

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