Ieri pomeriggio sul palco del Festival Internazionale dell’Integrazione Culturale è stato presentato il progetto di condivisione territoriale e di intenti tra 70 Enti pubblici e privati per l’applicazione di un modello operativo in tema di violenza sui minori stranieri. Il progetto “Don’t Touch”, ha presentato i risultati dei primi 18 mesi di attività che si chiuderanno il prossimo 31 dicembre.

Il progetto ha formato 250 operatori, preso in carico, ad oggi, circa 145 minori individuando 25 casi di violenza ed attivando le Istituzioni territoriali, l’Asp e la Neuro Psichiatria per una presa in carico veloce delle vittime. Il servizio di mediazione culturale degli sportelli antiviolenza è stato istituito nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo. Il progetto “Don’t Touch”, finanziato dal F.A.M.I. 2014-2020, è promosso dalla cooperativa sociale Badia Grande Finanziato e realizzato in partenariato con l’Asp di Trapani ed il Consorzio Universitario UNISOM. Il pubblico presente ha degustato il cous cous “Don’t Touch”, la cui ricetta è stata ideata da Balde Omar, 17enne nigeriano beneficiario della struttura per MSNA di Bonagia, coadiuvato dallo chef Santo Petrocciani, vincitore del Campionato italiano di Cous Cous 2021.